venerdì 11 gennaio 2008

NOMINE GELSIA

Il Sindaco ha nominato nella società GELSIA (l’ex AMSP tanto per intenderci) un esercito di persone, tutte stipendiate, tra cui un piccolo esercito di parenti e amici.
Il problema più grosso, quello che veramente preoccupa, non è la nomina di fratelli, sorelle, figli, cognati e segretari politici, questa è solo la parte più scandalosa e ripugnante; ma non è una novità.
E non è nemmeno l’occupazione di tutti i posti, con l’esclusione delle minoranze da qualsiasi potere di controllo, segno del profondo rancore che il centro destra ha nei nostri confronti, nonostante governi da 2 anni e mezzo, e segno del disprezzo verso quel 40% dei cittadini che non hanno votato il sindaco in carica; ma neanche questa è una novità.
Il problema più grosso è la mancanza di autonomia di questo Sindaco, costretto a scegliere come presidente un uomo della Lega che con Seregno e con la Brianza non c’entra nulla; costretto a subire le scelte di AN che ha messo al vertice di una delle aziende un tal Sig. Catanzaro, che con la Brianza c’entra ancora meno.
Mi chiedo come mai il Sindaco non sia riuscito a trovare persone più competenti e soprattutto espressione della Brianza. Eppure sono decine di migliaia i cittadini che qui votano il centro destra.
Mancanza di autonomia, mancanza di coraggio, ostaggio dei suoi alleati, questo è il Sindaco di Seregno.
Tale comportamento è ancora più disdicevole perché portato a compimento da un Sindaco della Lega, un partito che ha fatto della guerra agli sprechi, alla inefficienza e ai giochi di potere romani il proprio cavallo di battaglia.
Che delusione, che tristezza, soprattutto per chi ha votato Lega, trovarsi un Sindaco e una amministrazione che si comportano esattamente come i politici della prima repubblica, che ragionavano con il Manuale Cencelli in mano. Almeno loro erano un po’ più preparati, avevano più senso dello Stato. Questi non hanno manco quello.
E se questo è il modo di operare del centro destra, mi preoccupa molto il fatto che tra poco tempo questi signori dovranno decidere anche il piano di governo del territorio, che significa decidere dove e quanto costruire