mercoledì 2 gennaio 2008

NOMINE SCANDALOSE

Nasce Gelsia multiutility della brianza. Bufera sulle nomine del Cda


estratto da quanto pubblicato dal "Giornale di Seregno" del 31/12/07 - articolo di Roberta Dehò

Grandi artefici della super holding sono stati il sindaco di Seregno e gli amministratori di Desio, Cesano Maderno, Lissone e Seveso - Oltre dieci ore di trattative, alla fine posti divisi tra i partiti rappresentativi della maggioranza - "una falsa partenza" l'ha definita il neonato Partito democratico - Il sindaco: "Ho scelto persone di fiducia, in base ai profili presentati e alle competenze. Il grado di parentela è ininfluente"Seregno - Acqua, luce, gas, rifiuti: tutto in uno. E' nata Gelsia: la prima multiutility della Brianza. Sarà presieduta dal leghista Dario Ghezzi. Agli altri posti che contano uomini e donne di varia estrazione politica, secondo una logica spartitoria che non c'è piaciuta.I numeri sono quelli di una super holding, in grado di guardare negli occhi le grandi multinazionali straniere: 650 dipendenti (400 più 250 di Brianzacquae), una capacità di distribuire fino a 400 milioni di metri cubi di metano all'anno a circa 180mila clienti; la possibilità di fornire acqua per 44 milioni di metri cubi all'anno con una rete idrica lunga 1900 chilometri; una potenza energetica di 200 milioni di Kw all'ora di energia elettrica per 25mila famiglie. Una forza che pone la multiutility briantea tra le prime quattro public local utilities lombarde. Il debutto, con tanto di firma davanti al notaio, è arrivato sabato l'altro, in comune a Seregno. L'hanno costituita i sindaci di Seregno, Giacinto Mariani; di Desio, Gian Piero Mariani; di Cesano Maderno, Paolo Vaghi; di Lissone, Ambrogio Fossati; di Seveso, Clemente Galbiati. Insieme a loro c'erano i presidenti delle aziende di servizi di una ventina di Comuni della Brianza. Tante le aziende che si sono fuse per dare vita alla prima multiutility della Brianza: Aeb Spa (Seregno), Gsd Spa, Amsp Trading Spa, Desio Investimenti (Desio), Sib Spa e Assp Spa (Cesano), Asml Spa, Bria Spa, Briacom Spa (Lissone) e Aspes Spa (Seveso).Il nome Gelsia è l'acronimo di Gestione energia lombarda servizi integrati ambientali. Ma cela un segreto, subito svelato dal sindaco di Seregno: "Siamo partiti dal gelso, che da noi si chiama il murun e ci riporta alle nostre origini. La nostra prima produzione è legata al gelso, al baco da seta e alla tessitura. Abbiamo voluto legare la nascita della multiutility a questa antica tradizione".Ma come funzionerà la super società brianzola dei servizi?"Ogni Comune – ha aggiunto il sindaco di Desio - manterrà la sua autonomia patrimoniale. La holding si occuperà della gestione del servizio con quattro società: Gelsia trading, Gelsia ambiente, Gelsia energia e Gelsia distribuzione". Ha aggiunto il sindaco di Cesano: "I Comuni sono tutelati perché restano proprietari delle reti e degli immobili e danno le indicazioni alla capogruppo". Subito dopo la costituzione della società, sono arrivate le nomine, cinque per ogni società: e poi le poltrone del Cda. Nei prossimi mesi entrerà nella famiglia anche Brianzacque, la Spa del ciclo idrico, con 200 dipendenti, che andranno ad aggiungersi ai 450 di Gelsia.Non a tutti, però, sono piaciute le modalità con cui ha visto la luce la nuova società. In un comunicato il Partito democratico parla chiaramente di "falsa partenza". "Anziché prospettare un salto di qualità in termini di omogeneità della rappresentanza territoriale e istituzionale di tutta la Brianza - viene sottolineato - si è scelto il solito criterio oligarchico e partitocratico, in netta contrapposizione al modello partecipativo e meritocratico".Il segretario provinciale del Pd, Enrico Brambilla, ha rimarcato come dalla discussione sono state tenute volutamente fuori realtà significative, come Muggiò, Limbiate, Varedo e Giussano: "Proprio per questo, riteniamo purtroppo che si è trattato di una semplice corsa alle poltrone del Comune capofila (Seregno), socio di maggioranza, che ha determinato l'appiattimento strategico dell'azienda e l'iniquità verso comunità importanti".Fatte le nomine è già bufera.Si è ufficialmente costituita l'altro sabato la "Gelsia spa", in cui è conferita anche la "Aeb" patrimoniale (la quota per il Comune di Seregno è di quasi il 72 per cento). Oltre dieci ore di trattative per trovare la quadra tra tutti i partiti della maggioranza, sì perché il centrosinistra ha dovuto accontentarsi del revisore dei conti, l'assessore provinciale Alberto Grancini.Sgomitate che hanno registrato forte tensione, tanto che ci sono stati momenti in cui pareva che la trattativa potesse interrompersi. Deciso che i rappresentanti del centrosinistra avrebbero dovuto rimanere fuori gioco, la partita si è giocata tra i gruppi del centrodestra dove, comunque, per trovare l'accordo ci sono volute ore e ore di estenuante trattativa. Un sottile gioco di forza tra le parti e all'interno degli stessi partiti del centrdestra, Lega, Forza Italia, Udc e An per poter trovare un posto.A firmare le nomine il primo cittadino, Giacinto Mariani. A mediare tra le parti un'abile Francesca Gavazzi, a fianco del sindaco. Cinque i posti in Aeb, mentre diversi i rappresentanti dei vari partiti politici che hanno ottenuto un posto nel nuovo Cda della "Gelsia".Per Aeb spa sono stati nominati: Maurizio Bottoni(cognato dell'assessore Mario Novara), Danilo Sandrini (in quota alla Lega Nord), Lucia Calò (sorella del capogruppo consiliare di Forza Italia, Ugo Calò), Massimo Borgato e Valerio Ciafrone, fratello dell'assessore e coordinatore di An per il Collegio 24.A capo della "Gelsia" holding un leghista, Dario Ghezzi. Sempre della holding fanno parte: Vittorio Trabattoni, Francesca Gavazzi, Patrizio Villa, e il cesanese Luca Zardoni.A capo della Gelsia Trading Giovanni Catanzaro, mentre il macheriese Giancarlo Porta avrà la guida di Gelsia Energia, di cui fanno parte, anche il giussanese Massimiliano Riva, il presidente della sezione locale dell'Apa Mario Canzi.Tra i seregnesi hanno trovato posto anche il segretario della Lega, Riccardo Liviero, il segretario dell'Udc, Rinaldo Silva, Chiara Mazza, sorella del consigliere comunale di Forza Italia, Edoardo Mazza, e Chiara Novara, di Forza Italia.Si chiamerà Gelsia, "per ricordare la tradizione - ha specificato Mariani - e richiamare il baco da seta, un simbolo della Brianza e della produttività che contraddistingue il nostro territorio".Per quel che riguarda i criteri scelti nelle nomine, ha affermato il sindaco, "mi sono basato sulla capacità, sulla professionalità e sulla conoscenza" rispetto ai curricula che sono stati presentati. In tanti hanno sgomitato per entrare, non tutti ce l'hanno fatta. "Funziona dappertutto così - ha osservato Mariani - ognuno cerca di portare a casa qualcosa". Sarà comunque un Consiglio di amministrazione targato centrodestra, il colore dell'attuale governo cittadino. "Perché in passato non è stato lo stesso? - ha ricordato il sindaco - Mi sembra che anche Gigi Perego avesse messo una maggioranza di centrosinistra. E per questi due anni e mezzo non ho cambiato il Cda, non ho fatto piazza pulita. Adesso ho nominato persone di cui mi fido".E sull'accusa di nepotismo che già circola per avere scelto persone che sono imparentate con rappresentanti di partito e componenti del Consiglio comunale? Nessuna preoccupazione da parte del primo cittadino: "Ho scelto in base ai profili presentati. Ho nominato delle persone che sono assolutamente competenti - ha ribadito - che ci sia un grado di parentela è assolutamente ininfluente".Dai prossimi giorni, dunque, la nuova società sarà già operativa. "Nei mesi scorsi c'era stato un accordo preliminare - ha affermato Mariani - ora la costituzione ufficiale. Nei prossimi giorni convocheremo le assemblee". Il processo aggregativo sarà completato in primavera con il conferimento della società per i servizi che riguardano l'ambiente.Le nomine sono fatte, la "Gelsia" in cui è stata conferita anche l'"Aeb" ha il suo Consiglio di amministrazione ma già piovono critiche e accuse. "Una corsa alle poltrone" l'ha definita il segretario provinciale del Pd, Enrico Brambilla Fuori i rappresentanti del centrosinistra, dentro quelli del centrodestra. Sotto accusa i criteri utilizzati dal sindaco, Giacinto Mariani, per assegnare i posti. Spiccano infatti i nomi di famigliari di politici locali. Tra questi ad esempio i seregnesi Maurizio Bottoni (cognato dell'assessore Mario Novara), Lucia Calò, Chiara Mazza, sorelle di consiglieri di Forza Italia, Valerio Ciafrone, fratello dell'assessore. Ci sono il segretario della Lega, Riccardo Liviero e dell'Udc, Rinaldo Silva. Sdegnatro il diessino Mauro Ballabio: "Nomine scandalose – ha commentato – frutto di un nepotismo che non s'era mai visto prima d'ora