giovedì 22 aprile 2010

Si riparte

Con i congressi
Venerdì 23 in sede (Via L. Da Vinci) alle ore 21 ci sarà una riunione in preparazione del congresso cittadino del 22/5, fissato per l’elezione del segretario cittadino e del coordinamento
Partecipate, per dire la vostra, per dibattere, per criticare ma anche proporre.
N.B.: ricordo agli iscritti al PD nel 2009 che per poter votare entro il 22/5 devono rinnovare la tessera

Si Riparte

Con le liti
Il paradosso del Centro destra di Seregno è che più ha voti, più litigano; questa volta hanno superato se stessi, sono riusciti a litigare un minuto dopo aver raggiunto l’accordo sulla giunta, e non un litigio da corridoio, ma esplicite dichiarazioni (Da parte di Gavazzi) di vendetta nei confronti dei traditori e comunicati stampa di risposta di tutti gli assessori del PDL e di 9 consiglieri comunali su 11. Una vera e propria guerra che vede il RAS del PDL all’angolo. E’ finita una stagione? Staremo a vedere, perché Gavazzi ha mille vite. L’unica che gode veramente è la lega perché raccoglie i voti del centro destra senza fare nulla. Il radicamento sul territorio, la vicinanza alla gente sono tutte balle, la lega è un partito come tutti gli altri, con punte di Nepotismo (vedi l’elezione del figlio di Bossi) da Baronia meridionale. Solo che si è creata questa immagine e i suoi elettori non la percepiscono per ciò che è, ovvero una forza di governo, ma per ciò che vorrebbero che sia.
Con la politica
Se qualcosa questa campagna elettorale ci ha insegnato è che non si può ridurre l’attività politica ai 2 mesi di campagna elettorale, perché non si è credibili. Ripartiamo facendo politica continuamente, come partito e non come gruppo consigliare. Ripartiamo dandoci degli obiettivi, proponendo le nostre idee che non devono essere i soliti luoghi comuni, non dobbiamo scimmiottare la destra.
Ripartiamo pensando non alle alleanze, che sono importanti ma non fondamentali, ma pensando ai quei 10.000 elettori che non sono andati a votare, il primo partito di Seregno

Si Riparte

Si riparte con il Consiglio Comunale, che si è svolto lunedì 19/4. E’ stata la prima seduta, e come sempre si parte con i propositi migliori, all’insegna del rispetto delle parti. Vedremo poi cammin facendo se è proprio vero che la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni.
Sicuramente noi , ci aspettiamo e desideriamo che il sindaco sia espressione di Seregno, rivesta un ruolo istituzionale e non di parte, insomma governi nell’interesse di tutti, non solo di quelli che l’hanno votato, che sono indubbiamente tanti, ma anche di quelli che non l’hanno votato, e di quei quasi 10.000 elettori che hanno deciso di non andare a votare, che sono tantissimi, scontenti sia delle proposte e dell’azione di governo, e sia di quelle della minoranza..
Certamente la maggioranza avra’ le sue idee e proposte, e i numeri per approvarle, ma nessuno ha la verita’ in tasca, pertanto il confronto con le minoranze, se costruttivo, non puo’ che portare beneficio.
Cio’ non significa necessariamente accettare le nostre idee, ma rispettare l’avversario, rispettare il sistema di regole che definiscono compiti e modalita’ di funzionamento del consiglio comunale.
In questa legislatura questa amministrazione non avra’ piu’ alibi, non potra’ piu’ dire, colpa degli altri, non potra’ piu’ appropriarsi di opere fatte da altre.
Iin questi 5 anni quasi tutto sara’ farina del loro sacco, ed e’ proprio in questa legislatura che vedremo quale sara’ la capacita’ di governare di questa amministrazione.
Noi inizieremo questa legisltaura senza rancori ereditati dal passato, non ci portiamo dietro nessun fardello
Valuteremo le proposte della maggioranza senza preclusioni di sorta e senza pregiudizi, proponendo ad ogni deliberazione la nostra idea di seregno, che ci e’ chiara, ed e’ una citta a misura di famiglia
In primo luogo riteniamo urgente che venga approvato il piano di governo del territorio, e che ci sia un serio confronto in aula
Ci aspettiamo che Gelsia non sia piu’ un affare della maggioranza, in tutti i sensi, ma che anche i consiglieri di minoranza possano esercitare il loro diritto dovere di indirizzo e controllo, perche’ Gelsia e’ di tutti i seregnesi, e le decisioni sul suo futuro non li puo’ prendere il Sindaco senza neppure confrontarsi, soprattutto se queste decisioni sono drastiche.
Ci aspettiamo che gli interventi di edilizia scolastica non vengano piu’ procrastinati
Ci aspettiamo una maggiore attenzione per le persone colpite dalla crisi, che sono tante
Ci aspettiamo infine che la maggioranza ci prospetti una idea di citta’, non che faccia interventi senza una visione comune
Come sara’ Seregno tra 5 anni? Questo e’ quello che vorremmo sentire dire
La nostra posizione in Consiglio comunale. sara’ di opposizione certamente, ma sempre costruttiva, avremo sempre come primo obiettivo non l’interesse a far fare brutta figura alla maggioranza, non ci interessa, avremo come obiettivo il bene della citta’ e dei cittadini.

Seregno: ecco le deleghe di Giunta

Seregno - Si è risolta sabato intorno alle 20 la lunga trattativa tra Popolo della libertà e Lega Nord per la composizione della giunta che coadiuverà Giacinto Mariani nel suo secondo mandato come sindaco di Seregno. In dirittura d'arrivo la sorpresa è stata rappresentata dalla parziale resurrezione dalle ceneri del pidiellino Attilio Gavazzi, capace di salvare la carica di vicesindaco, che già aveva ricoperto nella passata legislatura e che pareva destinata invece al collega di partito Gianfranco Ciafrone, vedendosi assegnare inoltre la delega alle Politiche scolastiche dopo quella ai Servizi sociali.
Per il resto, la sola novità rispetto alle indiscrezioni che erano trapelate è stata costituita dall'attribuzione al leghista Marco Formenti della responsabilità dei settori della Polizia locale e dei Trasporti, che vanno ad aggiungersi all'ambito dello Sviluppo delle attività economiche e produttive, di cui si era già occupato negli ultimi cinque anni.
Questa è dunque la composizione definitiva della squadra, che sarà ufficializzata oggi, durante la prima seduta del nuovo consiglio comunale, in programma alle 21 nell'aula consiliare di via Umberto I (tra i punti all'ordine del giorno, anche l'elezione del presidente dell'assise, con la pidiellina Ilaria Cerqua favorita sull'altro esponente dei berlusconiani Guido D'Auria, che aprirà i lavori in qualità di consigliere anziano): Attilio Gavazzi (Popolo della libertà), vicesindaco, con deleghe ai Servizi sociali ed alle Politiche scolastiche; Edoardo Mazza (Popolo della Libertà) all'Urbanistica; Gianfranco Ciafrone (Popolo della Libertà) alla Protezione civile ed ai Lavori pubblici; Nicola Viganò (Popolo della Libertà) alle Politiche giovanili ed allo Sport; Marco Formenti (Lega Nord) allo Sviluppo delle attività economiche e produttive, alla Polizia locale ed ai Trasporti; Riccardo Liviero (Lega Nord) ai Contratti di quartiere ed ai Rapporti con la popolazione; Flavio Sambruni (Lega Nord) alle Politiche ambientali ed ai Parchi; Vito Potenza (tecnico) alla Programmazione finanziaria.
Alla luce dell'ingresso in giunta di ben sei dei candidati consiglieri comunali che erano risultati eletti dopo le amministrative degli scorsi 28 e 29 marzo e delle loro conseguenti dimissioni, in Consiglio comunale siederanno infine Guido D'Auria, Antonio Graziano, Ilaria Cerqua, Francesco Gioffrè, Mariateresa Viganò, Claudio Mainardi, Giuseppe Azzarello, Francesca Mancuso, Chiara Novara, Leo Servidio e Domenico Anania (Popolo della Libertà), Luca Talice, Roberto Trezzi, Alex Paro, Federica Forcolin, Davide Giannobi, Mario Gerosa, Marco Dell'Orto, Andrea Colombo e Claudio Tono (Lega Nord), Mauro Ballabio, Stefano Silva, Pietro Amati, William Viganò, Francesco Tagliabue e Giampiero Cazzaniga (Partito Democratico), Piergiorgio Borgonovo (Udc), Marco Cajani (lista civica Amare Seregno) e Giusy Minotti (Federazione della sinistra).
P.Col.

Seregno: primo Consiglio - Il Cittadino online

Seregno - La tranquillità e la sottolineatura bipartisan della necessità di superare gli steccati e le contrapposizioni hanno fatto da filo conduttore ieri alla prima seduta del nuovo consiglio comunale di Seregno, che ha salutato la riconferma nelle vesti di sindaco di Giacinto Mariani, a capo di una coalizione comprendente il Popolo della libertà e la Lega Nord, movimento di cui è esponente.
L'incedere dei lavori non ha lasciato spazio agli echi del burrascoso parto della nuova squadra di assessori, che ha evidenziato una spaccatura all'interno del Pdl, con le anime aennina, gelminiana e ciellina che si sono date battaglie per la spartizione delle cariche. La serenità del clima è emersa soprattutto all'atto dell'elezione a presidente del Consiglio della pidiellina Ilaria Cerqua, che già aveva ricoperto il medesimo incarico nell'ultima legislatura: se infatti le opposizioni hanno affermato come siano mancati da parte della maggioranza un confronto ed una condivisione della scelta con le minoranze, la capacità dell'interessata è stata riconosciuta da tutti.
Nelle prossime settimane, inoltre, si procederà alla formazione di un ufficio di presidenza, con un vicepresidente di centrodestra (il leghista Roberto Trezzi) ed uno delle minoranze (il democratico William Viganò): la novità non è di poco conto, se si considera che dalla sua istituzione l'ufficio non aveva mai funzionato, sulla scorta del muro contro muro tra i poli. Uno dei primi impegni della nuova presidente, sollecitato da tutte le forze presenti nell'assise, sarà lo studio delle iniziative ritenute indispensabili per stigmatizzare l'errore dell'ufficio elettorale centrale, che al momento della chiusura dei verbali delle amministrative ha penalizzato Giampaolo Zannin, il candidato consigliere più votato dell'Italia dei Valori, obbligando i quattro colleghi venutisi a trovare così davanti a lui alle dimissioni, per evitare che il Tar della Regione Lombardia fosse investito dell'incombenza di sanare il vulnus che si era creato.
«Ringrazio i cittadini per la fiducia che mi hanno confermato -ha infine spiegato il sindaco Giacinto Mariani, dopo il suo giuramento- e per l'affetto che mi dimostrano. Li ritengo un attestato di stima per quanto è stato fatto nel primo mandato, ma anche una responsabilità per quello che siamo chiamati ora a fare. L'ascolto della popolazione continuerà ad essere il cardine della nostra azione