giovedì 13 marzo 2008

Seregno: caso Gelsia, il Sindaco nega i curricula

estratto dal "Giornale di Seregno" del 11/3/08 -
articolo di Roberta Dehò
Dopo le nomine, il consigliere del Pd chiede le referenze, poi tuona contro la maggioranza:"Scandalosa mancanza di trasparenza"Seregno - Restano segreti i curricula dei soci nominati nel Consiglio di Amministrazione di Aeb e di Gelsia. La richiesta di Mauro Ballabio, del Partito democratico, non ha avuto la risposta sperata e i curricula sono rimasti nel cassetto, a conoscenza di pochi. La lettera con la richiesta porta la data del 31 gennaio. La mancata risposta ha acceso la miccia in Consiglio comunale, nella seduta di martedì, e porto a Ballabio l'occasione per esprimere il proprio dissenso nei confronti di un modo di procedere già criticato altre volte."E' scandaloso che questa Amministrazione faccia di tutto per nascondere i curricula. Ed è vergognoso trovarsi di fronte a una posizione di chiusura. Si è detto che le nomine sono state fatte sulla base della competenza e della professionalità. Abbiamo polemizzato per questioni di nepotismo, ci aspettavamo per questo chiarezza e trasparenza, non è stato così", ha detto. Un "arrampicarsi sui vetri", secondo il consigliere di opposizione la risposta. "Siccome Gelsia non è una società direttamente partecipata dal Comune, ma da Aeb, non è possibile diffondere i curricula". Una giustificazione che Ballabio non ha affatto digerito, tanto che ha aperto il fuoco, sparando contro la maggioranza."A parte che le nomine di Aeb sono pubbliche e devono essere consegnate - si è lamentato - i soci di Aeb sono i comuni, di conseguenza il curriculum doveva essere reso noto. Non per polemica ma questo atteggiamento dell'Amministrazione è scandaloso. Il sindaco ci ha detto che le persone sono state nominate sulla base della competenza, ma non ci dà la possibilità di valutare questa competenza. Forse l'Amministrazione non vuole rispondere perché chi è stato nominato non è all'altezza del compito. Dico solo che nel momento in cui uno non vuole fare una cosa si accusa da solo"."Una richiesta di legalità a corrente alternata - ha sottolineato il vicesindaco, Attilio Gavazzi - A parti invertite avreste fatto la stessa cosa. E' tendenzioso tracciare giudizi dimenticando quello che avete fatto per anni. Piantiamola di giudicare a priori senza sapere cosa faranno. Questo è sciacallaggio". Un'accusa che il centrosinistra non ha accettato: "Qui non si parla apriori, ma aposteriori. Le nomine sono state fatte, vorremmo semplicemente conoscerle", ha concluso Ballabio. "Il tenerle nascoste - ha aggiunto Renato Minotti , del Pd - non è un segno di voler difendere chi è stato nominato, ma lasciarlo sotto il tiro delle critiche". Le nomine in Aeb ha poi precisato il segretario, Antonella Petrocelli, sono pubbliche e il curriculum andava reso noto. Per quelle di Gelsia "si valuterà".

Seregno: Cru 16, ora e' ufficiale, atti alla Corte dei Conti

estratti dal "Giornale di Seregno" del 11/3/08 -
articolo di Roberta Dehò
L'autorità dice si al Palazzo, giudica irregolare l'AuditoriumSeregno - Lo avevamo annunciato e la bocciatura è arrivata. Il giudizio dell'Autorità di vigilanza è particolarmente severo verso la procedura seguita dall'Amministrazione per la riqualificazione di piazza Risorgimento, dopo aver cancellato il palazzo municipale. Un progetto della Giunta Perego che l'attuale sindaco, Giacinto Mariani, ha sempre osteggiato, senza mai nascondere il suo dissenso verso un'opera che era anche diventata il perno della sua campagna elettorale. La deliberazione del 6 febbraio, alle parti è stata recapitata mercoledì scorso.L'Autorità ha focalizzato i passaggi di maggior rilievo con un breve excursus storico che ricostruisce le tappe fondamentali di un cantiere senza fine, partendo dalla fase progettuale al cambio di amministrazione con la scelta di modificare la rotta rispetto ad un'opera che la Giunta Perego aveva pianificato in ogni minimo dettaglio. L'errore di tracciamento e il disallineamento delle fondamenta che avrebbero dovuto sostenere il palazzo è stato determinante per l'Amministrazione Mariani, provvidenziale per cancellare il palazzo, nonostante le dichiarazioni dei progettisti che all'errore si poteva anche rimediare. Quindi la delibera d'indirizzo del Consiglio comunale, nel gennaio 2007, "per verificare la possibilità di adottare legittimamente varianti in corso d'opera che non prevedano il palazzo comunale, quanto piuttosto l'esecuzione di opere diverse, senza che si producano responsabilità per danno erariale a carico degli organi comunali". Ed è proprio in relazione a questa variante in corso d'opera rispetto al progetto originale che l'Autorità "ha ravvisato una palese irregolarità rispetto a quanto previsto dalla legge", che prevede tassative ipotesi in cui non rientra quella in questione. Secondo l'ente di vigilanza "c'è stato un grave errore nell'esecuzione dell'opera, imputabile all'affidatario dei lavori. Le ipotizzate modificazioni (la cancellazione del palazzo e la realizzazione dell'auditorium) - viene evidenziato - configurano un intervento totalmente diverso che snaturerebbe il progetto esecutivo, oltre che le condizioni contrattuali". In poche parole, per aver qualcosa di diverso dal palazzo occorrerebbero procedure ex novo. Ed ogni variazione "non deve mutare sostanzialmente la natura dei lavori compresi nell'appalto". Le conclusioni non lasciano alcuno spiraglio, anche se il parere non è vincolante. L'Autorità ritiene infatti che i lavori eseguiti non sono conformi al progetto; rileva che il Comune "ha manifestato la volontà di produrre irregolarmente una modificazione sostanziale al progetto esecutivo e alle condizioni contrattuali, per l'esecuzione di opere del tutto estranee al disegno iniziale". All'Amministrazione "non resta altro da fare che recuperare i danni per l'errore e attivarsi al fine di ottenere un'opera conforme al progetto". Non solo, ma gli atti sono stati trasmessi alla Corte dei conti e alla Procura della Regione Lombardia per i provvedimenti di competenza.Il sindaco, Giacinto Mariani:"I nostri legali stanno facendo delle valutazioni. Il parere non è vincolante, andremo avanti"Seregno - E' il parere non vincolante dell'Autorità a rendere tranquillo il primo cittadino, Giacinto Mariani . "Abbiamo ricevuto la delibera - ha dichiarato - l'ho guardata ed ora i nostri legali stanno facendo delle valutazioni. Certo è che non potrà fermare i lavori di riqualificazione di piazza Risorgimento". Nessuna titubanza, nonostante il pronunciamento a sfavore. "A presentare l'esposto - ha affermato - sono stati i rappresentanti delle opposizioni, e questa la dice lunga. Dice chiaramente che si tratta di una questione meramente politica. Bisogna chiarire che qui non è allo studio una variante, ma solo una riduzione del progetto. E questa è sempre ammessa. Sul quinto, poi, previsto per legge, basta mettersi d'accordo con l'impresa. Se il progetto iniziale prevedeva un costo di 13 milioni e 500mila euro, noi ne spenderemo molti meno e oltretutto non cediamo degli immobili pubblici che oggi valgono di più. Di fronte, pertanto, a una spesa inferiore, di certo la Corte dei conti non potrà valutare che c'è stato un danno erariale".Ricordiamo però che la spesa iniziale comprendeva il nuovo Municipio, ora i costi si riducono, ma il palazzo è stato cancellato. Sulla quantificazione del danno procurato dalla ditta "questo è già stato quantificato in 285 mila euro da un'apposita commissione". Nel frattempo è ormai quasi pronto il progetto redatto dall'Ufficio tecnico per l'intervento di piazza Risorgimento. "Realizzeremo una piazza" ha specificato Mariani, che non ha voluto parlare di auditorium né di sala polifunzionale. "Semplicemente una piazza", ha tenuto a ribadire.Nessuna data certa, però, rispetto al termine dei lavori per un cantiere aperto ormai da tre anni. Entro l'estate sarà invece inaugurato il parcheggio sotterraneo, previsto per marzo. "E' cambiata la normativa antincendio - ha specificato il sindaco - occorre ancora qualche verifica". Giovedì in programma l'incontro con i commercianti.L'ex primo cittadino, Gigi Perego, ha accolto con soddisfazione le indicazioni in risposta all'espostoSeregno - "Un terno al lotto a costo zero". E' così che l'ex sindaco, Gigi Perego, con aria soddisfatta dopo che l'Autorità ha dato ragione al ricorso, ha definito il parere recapitato per posta mercoledì scorso. "Devo dire - ha poi proseguito - che la delibera ha fatto giustizia di molte falsità sparse in questi anni, che hanno buttato fumo negli occhi dei cittadini e premia il lavoro di quei funzionari che in questi anni hanno lavorato con competenza. Inizialmente la Giunta Mariani aveva sottoposto ai raggi X ogni delibera, ma poi ha dovuto arrendersi di fronte all'evidenza, soprattutto di fronte alla competenza e alla professionalità della precedente Giunta".Un verdetto che riporta l'attenzione sul palazzo municipale, cancellato per un errore materiale. "Leggendo il parere dell'Autorità - ha sottolineato - balza immediatamente all'occhio l'incapacità di questa Amministrazione comunale, eletta a suon di slogan populisti: "No al palazzo, tre euro per le case", promesse che non è in grado di mantenere. Il fatto è che questa Amministrazione ha un'idea di città che è simile a quella del topo, più ristretta, che a quella dell'aquila. E questo è un chiaro limite".Senza contare secondo l'ex sindaco, che dimostra di voler andare fino in fondo per salvare un progetto per cui la sua Giunta aveva speso notevoli energie, "che si sta provocando un danno alla città, che non è solo economico. I lavori dovevano essere terminati il 6 aprile dello scorso anno, ma non c'è ancora una data certa. E così, mantenendo ancora a lungo il cantiere, si danneggiano cittadini e commercianti".Diverso sarebbe stato con il nuovo palazzo municipale. "Avrebbe richiamato centinaia e centinaia di cittadini - ha puntualizzato - All'interno del palazzo ci sarebbero stati 260 persone garantendo l'economia locale, rispondendo in modo positivo ai commercianti che sapevano che avrebbero dovuto soffrire solo per l'intera durata del cantiere. Ora il rischio per la città, così com'è. è di avere un buco su una piazza che senza palazzo sarà un deserto". D'altra parte Perego ci tiene a sottolineare che la delibera boccia l'idea dell'auditorium. "Se l'Amministrazione comunale insiste su questa ipotesi dovrà indire una nuova procedura". Da ultimo un auspicio. "Mi auguro - ha detto - che questa deliberazione faccia riflettere il sindaco, che non sia guidato da un interesse di parte, ma dalla cura per il bene della città. Che in questa occasione non mostri solo i muscoli, ma l'intelligenza, la competenza, la professionalità, altrimenti è bene andare a casa. I cittadini hanno già pagato, e molto". E nei confronti del governo Mariani: "Questa Amministrazione è stata presa con le mani nella marmellata. La delibera ha rimarcato l'illegittimità di un iter, ha sancito che c'è molta improvvisazione e prima di sedere ancora in Consiglio comunale deve superare l'esame di ammissione". E in conclusione ha annunciato: "Non staremo con le mani in mano".

mercoledì 12 marzo 2008

AUTORITA’ DEI CONTRATTI PUBBLICI- E’ ARRIVATA LA RISPOSTA

L’autorità dei contratti pubblici ci ha dato ragione!
Il buco che attualmente c'è in piazza risorgimento sarò la tomba politica di questo governo, che ancora una volta ha dimostrato non solo l'incapacità di governare, e la superficialità nel trattare i problemi, ma anche il disinteresse per il bene pubblico.
L' idea di bloccare la costruzione dl palazzo comunale ora si rivela in tutta la sua follia.
Un'amministrazione seria dovrebbe preoccuparsi di governare per il bene della città, non perseguire le proprie fallimentari idee
L'autorità dei contratti pubblici ha definitivamente fatto chiarezza, sostenendo che la presunta variazione in corso d'opera che questa amministrazione vorrebbe fare è irregolare, e afferma che i lavori devono riattivarsi per ottenere l'opera prevista dal progetto.
Se fossi il Sindaco, assessore o consigliere comunale di maggioranza non sarei assolutamente tranquillo, visto che gli atti sono stati trasmessi alla corte dei conti.
Comunque vada, ha perso Seregno
Le opere del CRU 16 si dovevano concludere il 6/4/07
Se il Sindaco persisterà nella sua posizione di non fare il palazzo, dovrà fare un progetto ex novo, con conseguenti oneri aggiuntivi, che per la corte dei conti saranno ingiustificati; dovrà risarcire il danno all'impresa costruttrice, che non è poco.
Se tornerà sui suoi passi, e costruirà il palazzo comunale, avrà comunque perso quasi 2 anni di tempo e il milione di euro già dati alla CER come penale per i ritardi nella consegna del cantiere
Ricordo inoltre che il Sindaco sosteneva di voler bloccare il nuovo palazzo comunale perchè i seregnesi volevano così, però ha bocciato la mia proposta di indire una consultazione popolare che desse ai cittadini la scelta.
Oggi i cittadini di Seregno, che per colpa del Sindaco non hanno potuto esprimersi, si trovano senza un opera che avrebbe portato grossi risparmi ed efficienza alla macchina amministrativa.
Un bel successo non c'è che dire
N.B.: vi ricordo che sabato alle ore 14,30 in Villa Reale a Monza ci sarà l’incontro con Walter Veltroni

Seregno, appalto «stracciato» Roma bacchetta

da Il Giorno articolo di GIGI BAJ
La riqualificazione di piazza Risorgimento— SEREGNO — BACCHETTATA in arrivo per l’amministrazione comunale di Seregno da parte dell’Autorità di vigilanza sui contratti per i Lavori pubblici. Secondo alcune voci sempre più insistenti, l’organo romano di controllo su appalti e progetti pubblici avrebbe infatti accolto in parte le richieste avanzate nell’esposto che le forze politiche di minoranza avevano presentato lo scorso anno contro il cambiamento del progetto originario di riqualificazione di piazza Risorgimento."AVEVAMO espressamente chiesto - ha dichiarato ieri Mauro Ballabio, portavoce della lista civica Seregno Democtratica, espressione del centrosinistra seregnese - se la procedura che l’amministrazione comunale intendeva seguire per non fare più il palazzo comunale fosse corretta. Se la risposta dell’Autorità dei Contratti, come siamo certi, sarà quella di confermare le nostre ragioni, l’amministrazione si troverà in grosse difficoltà. Se continuerà nel progetto originario, cosa che speriamo, facendo il palazzo, dovrà rispondere degli enormi ritardi e del milione di euro speso di penale. Se invece perseguirà nell’assurda idea di non realizzare il palazzo, per modificare il progetto dovrà rifare tutte le gare, con una crescita insostenibile dei costi, che ricadranno sui cittadini. E questo solo per avere un auditorium al posto del palazzo comunale. Purtroppo dobbiamo ammettere che il modo con cui si muove questa amministrazione e la superficialità sono dovuti a incapacità e mancanza di idee".DI DIVERSO AVVISO la giunta di centrodestra guidata dal sindaco Giacinto Mariani: "Mi pare che si stia facendo del trionfalismo inutile. In Comune non abbiamo ancora ricevuto nulla da Roma. Quello dell’Autorità sui contratti non è altro che un mero parere che non potrà certo cambiare il nostro obiettivo, contenuto anche nel programma elettorale che avevamo presentato ai seregnesi, che è quello di non costruire il mega palazzo comunale da 14 milioni di euro. Continueremo a portare avanti invece il nostro progetto. Prevede la realizzazione di un meglio dimensionato auditorium e la sistemazione della piazza che dovrà diventare un preciso punto di riferimento per l’intera cittadinanza".È UNA TELENOVELA quella del nuovo palazzo comunale di piazza Risorgimento. Della sua costruzione si cominciò a parlare a metà degli anni Novanta all’indomani dell’insediamento della prima giunta guidata da Gigi Perego. Un iter che dura ormai da oltre dieci anni e che sino ad ora ha portato solo a esborsi, anche abbastanza considerevoli, di denaro pubblico. Ai costi di costruzione bisogna aggiungere infatti quelli sino ad ora sborsati per il concorso internazionale di idee, le parcelle degli avvocati per i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato promossi da alcuni privati, le direzioni lavori e coordinamento per la sicurezza, le assistenze stragiudiziali, le consulenze legali e tecniche, gli spostamenti dei cedri. Un salasso per le casse comunali

Seregno, quanto è costato il Municipio sfumato?

da Il Giorno articolo di G.B.— SEREGNO —
SARÀ la Corte dei Conti a stabilire se la mancata costruzione del nuovo palazzo comunale ha creato danni erariali al Comune. L'Autorità di Vigilanza sui Contratti per i Lavori Pubblici di Roma, dopo avere censurato la decisione assunta della giunta Mariani di cambiare in itinere l'originario progetto firmato dall'architetto portoghese Alcino Soutinho, ha infatti trasmesso l'intero incartamento alla procura regionale lombarda della Corte dei Conti che dovrà esprimere un proprio parere. "Siamo assolutamente tranquilli - ha detto il sindaco Giacinto Mariani - del percorso che abbiamo intrapreso. Si sta lavorando infatti non per una variazione del progetto originario ma per una sua riduzione e per questo le casse pubbliche non accuseranno alcun esborso ulteriore, anzi registreranno un notevole risparmio. Durante la prossima seduta del consiglio comunale esporrò la situazione. È nostra intenzione aprire i parcheggi sotterranei di piazza Risorgimento entro la fine della prossima estate per consentire la loro totale fruizione".Di ben altro avviso i rappresentanti del centrosinistra che avevano caldeggiato e approvato negli ultimi giorni del loro mandato elettorale il progetto per erigere il megapalazzo comunale su piazza Risorgimento. "A questo punto - ha detto l'ex sindaco Gigi Perego - il mio successore non ha altro da fare che rivedere la sua posizione riprendendo in considerazione il progetto originario. Per realizzare al posto del municipio un auditorium bisognerà indirre un nuovo bando di appalto che allungheranno notevolmente i tempi di realizzazione. Sono già passati quasi tre anni e di fatto i lavori sono ancora in alto mare".

giovedì 6 marzo 2008

da Il Giorno

L’AMMINISTRAZIONE comunale di Seregno nel 2008 non modicherà l’Ici. L’aliquota per la prima casa rimarrà inalterata, e quindi fissa al 4,5 per mille. "Sicuramente è fra le più basse dei Comuni della Brianza - ha spiegato l'assessore al bilancio Vito Potenza -. Abbiamo sempre ritenuto di porre in primo piano l’attenzione alle molte famiglie che, attraverso duri sacrifici, sono riuscite ad avere un alloggio proprio. Nessun aumento, senza toccare minimamente i servizi ai quali nessuno sarebbe disponibile a rinunciare al livello fin'ora garantiti". L’assessore ha proseguito: "Vorrei aggiungere che il cambio delle regole di calcolo introdotto dalla Finanziaria non ci permerà, purtroppo, di inviare ai contribuenti i bollettini precompilati. Questo servizio era stato introdotto per la prima volta un paio di anni fa e tendeva a semplificare l’intervento del contribuente. Purtroppo _ quest’anno la tecnica più complessa di calcolo non ci permetterà di riproporlo ai cittadini".
COMMENTO MIO: L'assessore si è dimenticato di dire che non hanno toccato l'ICI perchè hanno triplicato l'addizionale IRPEF: i cittadini che con il centrosinistra pagavano lo 0,2% ora pagano lo 0,6%

Seregno: Cru 16 Roma "boccia" il progetto Mariani?

Da: Il Giornale di Seregno
La riqualificazione di piazza Risorgimento all'esame dell'Autorità dei lavori pubblici La deliberazione è d'inizio febbraio. Concluso l'iter, la risposta è stata inviata alle parti
Seregno - Roma boccia la procedura seguita dalla Giunta Mariani, che ha cancellato il palazzo municipale e deciso di affidare all'ufficio Tecnico la variante di progetto per la realizzazione di una piazza senza volumi e una sala polifunzionale?
La riposta è attesa a giorni. Le raccomandate alle parti sono già state inviate. Dall'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici, che abbiamo contattato, hanno confermato che la questione seregnese dei lavori di piazza Risorgimento, avviati ormai quasi tre anni fa, è stata discussa dalla camera arbitrale a inizio febbraio. Porta la data del 6 la delibera relativa al cantiere. A chiamare in causa l'ente preposto a vigilare sulle opere pubbliche un esposto a firma dei rappresentanti dei gruppi del centrosinistra, presentato a inizio aprile dello scorso anno, con un ulteriore sollecito a novembre.Un documento che chiedeva la verifica della procedura scelta dall'Amministrazione, dopo la decisione di stralciare la costruzione del palazzo municipale dal progetto approvato a suo tempo dalla Giunta guidata da Gigi Perego, in seguito all'errore di tracciamento delle fondamenta che avrebbero dovuto sostenere il nuovo Municipio. Da allora il braccio di ferro con la Giunta Mariani che, al contrario, si è sempre battuta contro la costruzione del palazzo comunale. Osservati i tempi tecnici, la deliberazione è stata inviata proprio nei giorni scorsi alle parti, al responsabile unico del procedimento, oltre che ai firmatari dell'esposto.Se le indiscrezioni circolate la scorsa settimana troveranno riscontro, l'Autorità si sarebbe espressa in modo favorevole rispetto ai rilievi mossi dall'esposto, che solleva una serie di dubbi sulla procedura adottata dall'attuale Amministrazione. E questo, se verrà confermato dai documenti, una volta recapitati ai destinatari, potrebbe rimettere tutto in discussione, anche se il parere dell'Autorità non è vincolante. Ricordiamo che poco più di un anno fa, alla fine di gennaio del 2007, il Consiglio aveva approvato una delibera d'indirizzo che dava mandato alla Giunta "a concretizzare possibili soluzioni atte a variare l'opera del Cru 16, escludendo la realizzazione del palazzo comunale e attuando diverse opere di integrazione socio-urbanistica del centro cittadino, senza che si producano responsabilità per danno erariale a carico degli organi comunali, ancorando le soluzioni di variante dell'opera agli istituti normativi previsti dal codice degli appalti". A oggi, però, non c'è stato alcun atto ufficiale, a parte la decisione di affidare all'Ufficio tecnico lo studio per la realizzazione di una sala polifunzionale al posto del Municipio e una grande piazza pavimentata completata semplicemente con elementi di arredo urbano, svuotata di volumi. Una variazione che, secondo le minoranze, richiederebbe un nuovo appalto e un nuovo incarico di progettazione. Da qui la contestazione e la denuncia di irregolarità. Diversa la posizione dell'Amministrazione, per cui non ci sarebbero violazioni della normativa.Nessun commento per ora dal sindaco, che abbiamo sentito rispetto alla possibile risposta dell'Autorità. Si è limitato a dire: "Non abbiamo ricevuto nulla, non si può fare alcuna ipotesi". Così pure il centrosinistra, che preferisce attendere il documento ufficiale

Vittoria degli ambientalisti: la Regione ritira l'Ammazzaparchi

FAI Fondo per l'Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente Lombardia e WWF Lombardia cantano vittoria.
L'emendamento 13bis, il cosiddetto "Ammazzaparchi", è stato stralciato questa mattina dalle votazioni del Consiglio Regionale. Era previsto per oggi, infatti, il voto sulle modifiche alla Legge Urbanistica (12/2005) proposte dall'assessore Boni, contro le quali il popolo ambientalista aveva mosso una dura battaglia. Dalle 10.30 quindi le associazioni si sono ritrovate compatte alle porte della sede del Consiglio Regionale per rendere visibile la loro protesta e attendere le decisioni che sarebbero arrivate dall'aula. E alla fine la notizia inattesa è giunta: le forze di maggioranza hanno ritirato le modifiche alla Legge 12 e quindi il famigerato emendamento "Ammazzaparchi", vittoria quindi.
"Prendiamo atto del segnale positivo che proviene dal Governo Regionale e che permette di confermare l'efficacia delle tutele urbanistiche per i Parchi Regionali della Lombardia - dichiarano le quattro associazioni ambientaliste - Chiediamo ora alle istituzioni regionali un cambiamento di rotta sulle normative urbanistiche per arrestare la continua proliferazione del cemento ai danni delle risorse ambientali e paesaggistiche della nostra regione. Le associazioni ricordano a tutti i cittadini e i comitati che hanno lavorato per questo risultato che è importante ora tenere alta l’attenzione in vista della revisione della Legge parchi prevista dal 19 marzo, legge ugualmente importante per la tutela del territorio

CRU 16: LA TOMBA (POLITICA) DEL SINDACO MARIANI

Da indiscrezioni trapelate sembrerebbe che l’autorità dei contratti pubblici abbia risposto al nostro esposto dandoci ragione.
Con l’esposto chiedevamo se la procedura che l’amministrazione comunale intendeva seguire per non fare più il palazzo fosse corretta. Se la risposta dell’autorità dei contratti sarà quella di confermare le nostre ragioni, l’amministrazione si troverà in grosse difficoltà.
Se continuerà nel progetto originario, cosa che speriamo, facendo il palazzo, dovrà rispondere degli enormi ritardi e del milione di euro speso di penale.
Se perseguirà nell’assurda idea di non fare il palazzo, per modificare il progetto dovrà rifare tutte le gare, con una crescita insostenibile dei costi, che ricadranno sui cittadini, per avere solo un auditorium!
Gelsia e il palazzo comunale sono rappresentativi della superficialità con cui si muove questa amministrazione, superficialità dovuta a incapacità e mancanza di idee!
A Seregno, che vota sempre a destra, forse questo governo cittadino riuscirà nell’impresa di perdere le elezioni, e la sua tomba politica sarà proprio il buco che hanno lasciato in piazza Risorgimento, che sarà la piazza dalla quale risorgeremo

NOMINE GELSIA

In Gelsia sono stati nominati parenti di assessori e consiglieri comunali: figlie, sorelle, fratelli, cognati, oltre a persone che con Seregno e con la Brianza non c’entrano nulla.
Tutti stipendiati naturalmente: nella vecchia AEB si andava dai 13.000 euro del consigliere ai più di 20.000 euro del Presidente
Ho contestato questa scelta, così come quella di fare cda di 5 persone anziché 3.
Il Sindaco di Seregno ha dichiarato di aver scelto sulla base della competenza.
Sono così sicuri della competenza delle persone nominate che martedì in Consiglio comunale mi è arrivata una lettera firmata dal Sindaco che rigettava la mia richiesta di avere i curricula delle persone nominate.
Sono tutte competenti, però non ci vogliono dire che competenze hanno!