venerdì 30 maggio 2008

Donne, ambiente e disoccupati

Salta la tregua Pd-Pdl. Franco (Pd): "Che fa il ministro Carfagna?"
Martella (Pd): "Scomparsi i soldi per fs e strade al sud". Lombardo (Mpa) contro il governo
di CLAUDIA FUSANI
Donne, ambiente e disoccupati
Ici e Alitalia si mangiano i fondi" src="stor_13057513_43310.jpg" width=230
La manifestazione a Roma contro la violenza contro le donne

ROMA - Il taglio della tassa sulla prima casa, lo sgravio fiscale sugli straordinari e un altro aiutino a Alitalia per tirare a campare. Vale tre miliardi di euro il decreto fiscale della nuova era Tremonti pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale e quindi in vigore. Soldi che tornano nella disponibilità delle famiglie ma che alle stesse famiglie vengono tolti in altri modi. La scure Tremonti infatti si è abbattuta su decine di fondi già stanziati, dal trasporto locale a quello per l'occupazione (165 milioni), dall'ammodernamento delle rete idrica nazionale a quello dedicato al recupero dei centri storici. Il ministro taglia, dove non serve, dove non c'è appeal, dove gli sembra uno spreco: fa scomparire il fondo anti violenza per le donne e quello per l'inclusione sociale degli immigrati, quello per l'abbattimento degli ecomostri e per il sostegno al trasporto ferroviario delle merci. E alla fine è difficile capire e trovare dove stia il vantaggio tra l'Ici recuperato e tutto il resto andato perduto. "Tremonti ha preso in mano la ramazza e ha spazzato via, alla cieca e in modo come minimo contraddittorio" denunciano al Loft. "Promette al sud il Ponte sullo Stretto che sarà pronto chissà quando e con quali soldi e intanto leva quegli interventi immediati su strade e ferrovie di cui Calabria e Sicilia hanno bisogno come dell'aria". L'opposizione alza la voce. Chiede conto dei tagli. E dopo lo scontro sul decreto salva Rete 4, i propositi di dialogo e larghe intese tra maggioranza e opposizioni saltano di nuovo.

I fondi contro la violenza contro le donne. Spazzati via venti milioni. Non che siano tantissimi ma certo erano moltissimo per gli oltre cento centri antiviolenza che in Italia si occupano di dare protezione e un tetto a donne sole, ragazze-madri maltrattante, per lo più straniere, con bambini piccoli. Storie di senza nome, poco performanti da un punto di vista mediatico, e però passa anche da questi Centri antiviolenza il livello di civiltà di un paese. "Il primo atto del governo contro la violenza sulle donne? Un bel taglio al Fondo istituito dalla Finanziaria 2008 con 20 milioni di euro per il sostegno alle vittime e la prevenzione" denuncia Vittoria Franco, ministro ombra del pd per le Pari Opportunità che chiama in causa il ministro Mara Carfagna: "Cosa intende fare il neo ministro? Se n'è accorta?". Il ministro potrà riflettere su cifre e dati. I numeri dicono che in Italia ci sono 14 milioni di donne vittime di violenza di cui ben tre milioni tra le mura domestiche, drammi vissuti nel silenzio e nell'indifferenza. Una risposta, un segnale di aiuto e di una possibile via di fuga, è arrivato in questo anni soprattutto dai Centri anti violenza. Che ora restano senza fondi. Che fare? Vittoria Franco ha già presentato un'interrogazione al governo.

Sicilia e Calabria, tagli a strade e ferrovie. Il decreto fiscale si mangia mille e 432 milioni di euro, fa i conti Andrea Martella ministro ombra del Pd alle Infrastrutture, destinati al grande capitolo "opere pubbliche urgenti per il Sud". Ma come, si chiede Martella, "Berlusconi annuncia il ritorno delle grandi opere pubbliche per rilanciare il sud e poi taglia proprio strade e ferrovie in Sicilia e in Calabria?". Per l'esattezza spariscono i fondi per il completamento della strada Ionica (350 milioni), per la metro leggera di Palermo (240 milioni), per la ferrovia circum-etnea (250 milioni), per la piattaforma logistica in Sicilia (247 milioni) e per la superstrada Agrigento e Caltanissetta (180). Lombardo, leader del Movimento per l'autonomia, socio esterno del Pdl, annuncia ricorsi alla Consulta e contro palazzo Chigi. "Prodi - spiega Martella - aveva recuperato questi soldi dai fondi per il ponte sullo Stretto perchè era più urgente dare subito strade e ferrovie alla Calabria. Berlusconi invece torna al ponte sullo Stretto ma quando? E dove prenderà i 4,7 miliardi di euro necessari". E ora, subito, come fanno in Calabria?
La scure su trasporti locali e per le merci - Spariscono dal bilancio nazionale 721 milioni di euro destinati a rafforzare il trasporto locale, pubblico e su ferrovia, quel pacchetto di misure necessarie per limitare l'uso di mezzi privati, aiutare i pendolari, far diminuire i camion. I tagli più clamorosi riguardano il "Fondo per la promozione del trasporto pubblico locale", 353 milioni di euro stanziati per il triennio 2008-2010. Cancellato anche quello, più modesto (12), che doveva servire a finanziare il trasporto verde nei centri storici. "Togliere i soldi per rinnovare autobus e trasporti rapidi di massa come metro e tramvie - denuncia Marcello Panettoni, presidente dell'Associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico locale - vuol dire condannare un sistema già in gravi difficoltà". Michele Meta, capogruppo del Pd in Commissione Trasporti, parla di "un vero e proprio colpo di mano".

399 milioni in meno per l'ambiente. E' vero che i Verdi non sono più in Parlamento. Ma i tagli di Tremonti alla voce ambiente sono destinati a scatenare un putiferio. Spariscono i 30 milioni per il "recupero dei centri storici", i 60 per le isole minori e altri spiccioli per le biotecnologie e per le filiere Ogm free. Cassato anche il "Fondo per la demolizione degli ecomostri", 45 milioni destinati ad abbattere le pustole tipo Punta Perotti che infestano coste e zone di pregio. Aboliti i Fondi per "l'ammodernamento delle rete idrica nazionale" (70 milioni) e per le "forestazione e riforestazione" (150 milioni).

Tecnologie, sport, immigrati, università e cultura: le altre Cenerentole. Forse in pochi piangeranno il taglio alle celebrazioni per la nascita di Giacomo Puccini (un milione e mezzo), al Fondo ordinario delle Università (48 milioni) e alla Formazione artistica e culturale (27). Sono però, questi, soldi che servono anche a tenere in vita le scuole di quartiere e per dare un'alternativa sociale e culturale a chi non se la può pagare di tasca propria. La scure Tremonti spazza via i milioni (95) per "la promozione dello sport di cittadinanza", la cassa per organizzare gare e manifestazioni a livello base e per lo più amatoriale, per dare la scosa a una popolazione, come quella italiana, dove solo il 30 per cento fa attività sportiva e tende all'obesità. Tagli anche per i Campionati mondiali di pallavolo 2010 e per quelli di ciclismo. Spariti anche i soldi per lo sviluppo della banda larga (50) e il passaggio al digitale terrestre (20) e per il potenziamento dell'informatizzazione pubblica (31). Che fine fanno la semplificazione burocratica e il passaggio dalla carta a un clic? Preoccupa la cancellazione del Fondo per l'inclusione sociale degli immigrati (50), un altro pezzetto di uno stato sociale che non deve scomparire

NEWSLETTER CONSIGLIO COMUNALE E PARTITO DEMOCRATICO

CONSIGLIO COMUNALE APERTO SUI PROBLEMI DI SANT’AMBROGIO
Vi allego il testo proposto dal partito democratico e approvato dal consiglio comunale, con piccole modifiche

il Consiglio Comunale di Seregno
INVITA
l'Amministrazione Comunale di Seregno
 a migliorare la qualità della vita del quartiere S. Ambrogio e dell'intera Città di Seregno mediante, così come richiesto dal Comitato Civico del quartiere S. Ambrogio, la realizzazione nel minor tempo possibile (anche con costi a carico esclusivo del Comune di Seregno) di una passerella sovrastante la linea ferroviaria, dotata di ascensori esterni, trasparenti e conformi alla normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, e di scale mobili, da ambo i lati, azionate a comando se ed in quanto non in contrasto con disposizioni normative e/o contrattuali inderogabili;
 a adeguare, così come richiesto dal Comitato Civico del quartiere S. Ambrogio, entro un tempo ragionevole (anche con costi a carico esclusivo del Comune di Seregno) il sottopasso ciclopedonale in corso di esecuzione al passaggio di ambulanze e mezzi delle Forze dell'Ordine, purchè non in contrasto con disposizioni normative e/o contrattuali inderogabili e comunque se ed in quanto tecnicamente possibile senza arrecare pregiudizio alcuno all'interesse pubblico;
 a fissare in tempi brevi un incontro con la Società R.F.I. SpA, la Regione Lombardia e la Provincia di Milano, con la partecipazione necessaria di rappresentanti del Comitato Civico del quartiere S. Ambrogio, finalizzato alla realizzazione di quanto sopra esplicitato;
 a coinvolgere preventivamente i rappresentanti del Comitato Civico del quartiere S. Ambrogio e comunque a garantire agli stessi la possibilità di partecipare a tutti gli eventuali incontri con la Società R.F.I. SpA, la Regione Lombardia e la Provincia di Milano per ogni questione attinente le sopra elencate opere.
- a non permettere la chiusura del passaggio a livello di via Bottego senza aver realizzato contestualmente un sovrappasso veicolare in zona.


5 PESI E 5 MISURE
L’assessore Formenti ha incontrato gli esercenti i locali notturni per sottoporre loro un ‘intesa, che si è rivelato un flop colossale, visto che si sono presentati solo in 8.
Il motivo è semplice, questa giunta nei loro confronti utilizza 5 pesi e 5 misure.
Per alcuni c'è il pugno di ferro (vedi Barbarossa), i vigili escono subito, le contravvenzioni sono massime e puntuali, e per finire ci sono pure le ordinanze per chiudere la sera prima degli altri locali.
Ordinanza che si vede bene dal fare per altri locali (vedi corte del cotone) anche se lì i residenti sono disperati per il caos che si crea nei week end. Probabilmente non è un locale di sinistra come il Barbarossa, oppure ci sono altre motivazioni che mi sfuggono.
Poi ci sono quelli fortunati (locale alle piscine) che nonostante sia all'aperto può mandare la musica fino alla 1di notte, mentre l’ordinanza del Sindaco prevede la cessazione a mezzanotte.
Ci sono quelli fortunatissimi, che si vedono costruire davanti un bel parcheggio per i loro avventori (vedi parco di via Stoppani), senza metterci un euro.
Infine ci sono quelli che hanno fatto Bingo, il locale nato come Bingo, che ha la licenza per fare il bingo e, per una parte molto residua dello spazio (200 metri quadrati) anche ristorante. Questi locali (che poi è uno solo) di fatto hanno trasformato tutta la loro attività in Ristorante (il bingo è stato chiuso), l’amministrazione lo sa, e solo dopo una mia prima interpellanza, gli ha comminato l’irraggiungibile, impensabile, inarrivabile, colossale multa di 308 euro (trecentootto euro). Ne ho fatta un’altra di interpellanza, perché voglio capire se è proprio così facile aprire un Ristorante, utilizzare degli spazi inidonei, e pagare per questo 300 euro (non al giorno, ma unatantum!)

NOTTE BIANCA
La paranoia sulla sicurezza di questa amministrazione ha colpito anche la notte bianca
Il senso della notte bianca è quello di far riappropriare la notte, considerata pericolosa, a tutti i cittadini, in modo da viverla tutti insieme e in sicurezza.
Se questo è il senso, mi spiegate che senso ha la notte bianca di Seregno che finisce all’1?
Seregno è una città sicura, eppure i nostri amministratori stanno creando, e questo è l’ultimo esempio, un clima di paura irrazionale ma che paga molto bene politicamente

venerdì 23 maggio 2008

Legge e ordine, solo per gli immigrat - da "L'Unita'" del 23/5/08

Al Tg1 Maurizio Gasparri con la sua aria intelligente, proclama: «Legge e ordine». Dev’essere lui la mente più lucida del nuovo governo, che ha scoperto l’esercito come soluzione di tutti i mali dell’Italia. Secondo il principio (rovesciato) che la politica è la prosecuzione della guerra con altri mezzi, si vogliono mandare le truppe nelle discariche, contro i rom e contro gli immigrati. E le forze dell’ordine che ci stanno a fare? Meglio tenerle in disparte. Non si sa mai che a qualcuno venga in testa di arrestare camorristi, mafiosi o amici pregiudicati del premier che ancora non siano coperti dalla immunità parlamentare. Intanto, la signora Franzoni va in carcere tra la commozione di amici, parenti e conduttori tv. Certo, è triste che una mamma debba lasciare i suoi bambini, ma è ancora più triste che i bambini vengano uccisi dalla mamma. Comunque, nessuno può essere contento che qualcun altro venga privato della libertà. Ovviamente, a meno che non si tratti di immigrati, anche se non colpevoli di alcun reato.
Maria Novella Oppo

mercoledì 21 maggio 2008

rassegna stampa

Seregno, sos da due rioni: «Senza passaggi a livello resteremo ancora più isolati»

Scritto da juble
Sunday 18 May 2008
da Il Giorno
articolo di MARIO GALIMBERTI


— SEREGNO —
GLI ABITANTI DEL QUARTIERE Sant’Ambrogio e quelli del rione Crocione non allentano la presa, non vogliono rimanere isolati dal resto del paese e reagiscono facendo sentire la loro voce agli amministratori comunali chiedendo che venga promosso un confronto con i responsabili delle Ferrovie dello stato e intervenendo martedì prossimo in sala consiliare con una forma di protesta silenziosa. Il comitato dei residenti si è riunito l'altra sera e uno dei punti che destano maggio allarme perchè potrebbe peggiorare la situazione riguarda la chiusura non solo del passaggio a livello di via Magenta, dove sono in corso i lavori per realizzare un sottopasso ciclopedonale, ma anche quello di via Bottego che li isolerebbe ulteriormente. Questa progressiva segregazione turba i sonni dei residenti che si ribellano facendo sentire la loro voce non solo per la viabilità ordinaria ma anche per la circolazione dei mezzi di soccorso, costretti a utilizzare strade periferiche per tornare verso il centro, affrontando il problema del traffico e dei semafori nelle strade interne. A sostenere la loro causa saranno i consiglieri comunali Francesco Gioffrè della maggioranza, Giusy Minotti e Francesco Mandarano dell'opposizione. In sostanza i residenti in questi quartieri chiedono la creazione di una passerella che colleghi via Solferino-Magenta: ritengono infatti pericoloso, specie nelle ore serali, il sottopasso, in particolare da quando è stato creato il tunnel della stazione ferroviaria.

«IN QUESTA VICENDA - ha spiegato Giuseppe Tagliabue coordinatore del comitato - nessuno utilizzerà quel sottopasso, come quello sotterraneo che esiste da un anno e gli ascensori non sono ancora attivati». Un altro punto riguarda l'imminente arrivo della tramvia che causerà purtroppo un’ulteriore congestione del traffico perchè nella zona del capolinea, intorno alla stazione, mancano parcheggi senza dimenticare che più il traffico sarà intenso, dato anche l'alto numero di residenti che abitano in questi quartieri, più aumenteranno i rischi di incidenti. «Per concludere - commentano al comitato - aggiungiamo lo stato di abbandono dei quartieri per i servizi ordinari come pulizia, manutenzione e sorveglianza preventiva».

BICINFESTA

Leggete il comunicato stampa del Sindaco su Bicinfesta , è esilarante.
Sembra di essere in un'altra città, dove la sensibilità ambientale dell’amministrazione è fortissima.
Ma siamo a Seregno, e dell’ambiente a questa amministrazione non importa un fico secco.
Il Sindaco afferma “abbiamo 27 km di piste ciclabili”, però si dimentica di dire che la sua amministrazione di piste ciclabili ne ha costruite 0. Si dimentica tutte le critiche fatte alle piste ciclabili quando era opposizione. E si dimentica che da quando c’è la sua amministrazione, se si escludono i progetti che si sono trovati a realizzare, nonostante la loro volontà, e probabilmente voglia (parco di via Stoppani, San Salvatore, Acquisizioni di aree al Meredo) il verde pubblico non è cresciuto di un metro quadrato. Si dimentica che il suo assessore prediletto Caiani al parco del Meredo vuole fare un campo volo e un campo di golf, mentre il vice sindaco vuole cancellare il Parco di interesse sovracomunale

CONSIGLIO COMUNALE

Si è deciso di fare il consiglio comunale aperto per affrontare il problema della chiusura del sottopasso di via Solferino
Meglio tardi che mai, non per il consiglio in sé, ma per la volontà dell’amministrazione di risolvere il problema, che fino ad oggi non c’è stata. Se gli abitanti dei quartieri non si fossero mobilitati in massa martedì, probabilmente non ci sarebbe stato nessun intervento dell’amministrazione.
Questa amministrazione che si è difesa dicendo che non è possibile modificare il progetto, che è colpa di chi c’era prima eccetera, quando ha avuto la volontà politica di cambiare le cose è andata avanti con ferrea determinazione senza guardare in faccia a niente e nessuno. Hanno bloccato la costruzione del palazzo comunale che era già alle fondamenta, mentre per S’Ambrogio avranno dedicato il tempo di una telefonata a RFI o alla Regione.
Ciliegina sulla torta, Sindacio e vice avvertono il comitato di non farsi strumentalizzare, che faccia tosta, proprio loro che negli ultimi 10 anni hanno cavalcato tutte le proteste vedi Fuin, vedi Metalsinter, vedi CRU ex Parà) Non c’ limite all’incoerenza.

venerdì 16 maggio 2008

NEWS DAL CONSIGLIO COMUNALE

Serata calda in Consiglio comunale.
Nelle interpellanze ho chiesto se qualcuno dei consiglieri aveva delle incompatibilità nel votare il piano integrato di via Adua, quel piano, tanto per intenderci dell’ex Trapun, che avevamo ferocemente contestato perché faceva costruire molto agli operatori e dava molto poco al comune.
L’assessore ha risposto senza rispondere, nel senso che mi ha detto che i consiglieri presenti che hanno votato non hanno detto di essere incompatibili!. E quelli assenti? Su quelli assenti non si sa, l’unica cosa certa è che l’amministrazione comunale poteva avere in cambio molto, ma molto di più di quello che ha ricevuto.
Chissa perché ha chiesto così poco? Boh!. Peccato che poi ha triplicato l’addizionale Irpef

Si è passati poi alle comunicazioni. Il Sindaco ha comunicato che l’ordinanza che prevedeva dei limiti alla residenza degli immigrati è stata sospesa dal TAR. Seguite bene l’incoerenza: il Sindaco ha detto che non ha letto la motivazione, quindi non sa perché il TAR ha deciso così, però pur non sapendo la motivazione dice che è una sentenza politica! I giudici sono bravi quando decidono a favore, sono politicizzati quando decidono contro.
In ogni caso il ricorso al TAR l’ha fatto un imprenditore seregnese, che si dichiara di fede leghista, che voleva regolarizzare la badante, per poterlo fare ha chiesto la residenza per la badante, presso la sua casa, e il Comune per poter dare la residenza ha chiesto tutta una serie di certificazioni sulla casa (una villa!) Questo succede quando non si affrontano i problemi per risolverli ma per prendere qualche voto in più
Per la lega più immigrati irregolari ci sono meglio è, senza di loro nessuno li voterebbe più

Infine si è discusso del Palazzo Comunale, in un clima molto nervoso, con il Sindaco che con un enorme gesto di maleducazione ha lasciato l’aula per qualche minuto (doveva fare la pipi, e non poteva aspettare) dopo aver avuto un battibecco con un consigliere che gli stava rispondendo.
Per il reso niente di nuovo, vanno avanti per la loro strada e, sorpresa, hanno deciso cosa faranno al posto del Palazzo: un auditorium!!

Propongo un bel manifesto

Vi avevano promesso
“NO AL PALAZZO DA 40 MILIARDI- SI AI 40 MILIARDI PER SERVIZI AGLI ANZIANI”

NON FARANNO IL PALAZZO, NON DARANNO I 40 MILIARDI AGLI ANZIANI,

FARANNO UN INUTILE AUDITORIUM – SENZA RISPARMIARE UN EURO

GRAZIE SINDACO, ANCHE PER AVERCI AUMENTATO LE TASSE

La badante ucraina che sconfigge la Lega

Da Repubblica on line del 14 Maggio 2008 - GABRIELE CEREDA

La badante ucraina che sconfigge la Lega

Dietro alla decisione del Tar di bocciare le ordinanze leghiste sul modello Cittadella, c' è una badante ucraina. Succede a Seregno, comune dove sulla poltrona di primo cittadino siede il leghista Giacinto Mariani. Per accudire la moglie gravemente malata, Renato Cesana, 60 anni, proprietario di un' azienda tessile, aveva fatto domanda con il decreto flussi per assumere Holga, una badante ucraina di 42 anni. Ma i cavilli dell' ordinanza restrittiva impedivano all' imprenditore brianzolo di ottenerne l' iscrizione anagrafica. Arrivata in Italia due anni fa, aveva trovato subito lavoro. Prima alle dipendenze di un' anziana signora, a Vimercate. Poi da un' amica, una connazionale, aveva sentito di quell' imprenditore che cercava un aiuto per assistere la moglie. Lo scorso anno, si era presentata alla sua porta. Un veloce colloquio e la decisione di assumerla. In nero. Lei intanto, come tante sue connazionali spediva buona parte dello stipendio a casa, alla periferia di Kiev, dove vivono il marito e i suoi due figli. Quando arriva la possibilità, Renato Cesana decide di regolarizzare la sua posizione. Per farlo occorreva un certificato di idoneità della propria abitazione, dove Cesana e la moglie abitano dal 1971. In sostanza, il Comune chiedeva al proprio cittadino di ottenere una nuova agibilità, "con tanto di calcolo della quantità di cemento armato, di controllo degli scarichi fognari e la certificazione di tutti gli impianti della casa", spiega l' avvocato Vittorio Angiolini che ha presentato il ricorso per conto dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil) e per il cittadino seregnese. «Ma come, questi sono matti? - domanda Cesana, che non nasconde le proprie simpatie politiche per il Carroccio - Cerco di regolarizzare una cittadina extracomunitaria e mi ritrovo il Comune contro. Forse preferiscono che queste persone continuino a vivere nell' illegalità?». «Si tratta solo di strumentazione politica» replica il sindaco di Seregno. Al secondo piano del palazzo comunale, dietro dietro la sua scrivania di cristallo, il sole delle Alpi appuntato sulla giacca, Mariani si dice tranquillo: «Ho appena parlato con Roberto Maroni, mi ha assicurato che le norme comunali contenute nei cosiddetti editti Bitonci saranno ripresentate tali e quali nel nuovo pacchetto sicurezza». Holga nel frattempo è volata a casa: il figlio minore sta poco bene. Ancora non sa quello che è successo, «ma adesso la sentirò al telefono e ci metteremo d' accordo per farla tornare», assicura Cesana

giovedì 8 maggio 2008

CONSIGLIO COMUNALE?

Il Sindaco aveva detto all’inizio del mandato “Faremo il consiglio comunale ogni martedì”. Come per le case a 3 euro al mese e i 40 miliardi di vecchie lire per gli anziani, le promesse non vengono mantenute. Non convocano il consiglio perché non hanno delibere. Zero delibere, zero idee, questa è una amministrazione che si trascina giorno dopo giorno, che vive della rendita dei progetti messi in campo dall’amministrazione precedente, ma che non ha elaborato nessuna prospettiva futura per Seregno.. In ogni caso gli argomenti da discutere in Consiglio comunale li abbiamo noi del Partito Democratico, molto importanti, e che per legge si sarebbero dovuti discutere entro 20 giorni dalla presentazione: vogliamo discutere del nuovo palazzo che non si farà più, del milione di euro di penali pagate alla ditta costruttrice, del ricorso alla Corte dei Conti proposto dall’Autorità dei contratti pubblici che ha deliberato di proseguire nella costruzione del Palazzo. Vogliamo capire che cosa vuole fare l’amministrazione su quella piazza e quanto costerà ai seregnesi.
Vogliamo sapere i veri motivi delle dimissioni dell’assessore Trabattoni.
Vogliamo discutere della perizia degli immobili di via Oliveto e via Paradiso, e soprattutto vogliamo che l’amministrazione risponda alle centinaia di interpellanze che giacciono inevase da mesi e mesi, quando invece dovrebbero essere evase entro 30 giorni. Interpellanze che riguardano la vita quotidiana dei cittadini