martedì 29 aprile 2008

Seregno, emozioni e ricordi per il 25 Aprile - da Il Giorno - 26/4/08

ANCHE A SEREGNO la Festa della Liberazione è stata solennemente celebrata con una serie di iniziative che hanno coinvolto l'intera cittadinanza. Ieri mattina nella cittadina brianzola si è svolto il tradizionale corteo che ha visto la partecipazione di numerosi amministratori pubblici, dei rappresentanti delle associazioni e del Comitato Unitario Antifascista. Corone di alloro sono state deposte sulle lapidi che ricordano il sacrificio di alcuni partigiani seregnesi caduti durante la Resistenza. Giovedì vi era stata un’anticipazione con omaggio alla lapide dedicata a Don Francesco Mariani (giardino Cairoli), alla famiglia Gani (Cà Bianca), al cippo dei caduti (cimitero) e alle due scuole Aldo Moro e Sandro Pertini. Ieri al termine del corteo, in sala «Monsignor Gandini» si è svolta una suggestiva cerimonia durante la quale sono state consegnati gli attestati di benemerenza del 25 Aprile all'ex partigiano novantaquattrenne Giovanni Buzzi (che operò nel Novarese) e all'attore cantante e compositore israeliano Moni Ovadia: «Si tratta - hanno dichiarato gli organizzatori della manifestazione - di due personaggi che hanno dato molto alla crescita della nostra Nazione. È per questo che abbiamo voluto accumunarli».

DURANTE L'INCONTRO è stato presentato anche il volume «25 Aprile 2008: opporsi al razzismo è un dovere civile» che è stato distribuito a tutti i presenti. In sala civica Ezio Mariani verrà inaugurata questo pomeriggio alle 18 una mostra documentario dedicata alle Leggi Razziali del 1938: «Queste leggi - ha dichiarato il sindaco di Seregno Giacinto Mariani - decretarono la divisione di tutti i cittadini italiani in due categorie: gli ebrei e i non ebrei. È con un sentimento di emozione che mi avvicino alla mostra sulla persecuzione degli ebrei». La mostra è stata curata dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica di Milano. Ripercorre, attraverso una quarantina di fotografie e documenti dell’epoca, in due fasi distinte, ma collegate storicamente, i momenti cruciali che hanno caratterizzato la persecuzione ebraica in Italia, dal 1938 al 1945.
Sarà visitabile fino al 4 maggio: dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.