Con le liti
Il paradosso del Centro destra di Seregno è che più ha voti, più litigano; questa volta hanno superato se stessi, sono riusciti a litigare un minuto dopo aver raggiunto l’accordo sulla giunta, e non un litigio da corridoio, ma esplicite dichiarazioni (Da parte di Gavazzi) di vendetta nei confronti dei traditori e comunicati stampa di risposta di tutti gli assessori del PDL e di 9 consiglieri comunali su 11. Una vera e propria guerra che vede il RAS del PDL all’angolo. E’ finita una stagione? Staremo a vedere, perché Gavazzi ha mille vite. L’unica che gode veramente è la lega perché raccoglie i voti del centro destra senza fare nulla. Il radicamento sul territorio, la vicinanza alla gente sono tutte balle, la lega è un partito come tutti gli altri, con punte di Nepotismo (vedi l’elezione del figlio di Bossi) da Baronia meridionale. Solo che si è creata questa immagine e i suoi elettori non la percepiscono per ciò che è, ovvero una forza di governo, ma per ciò che vorrebbero che sia.
Con la politica
Se qualcosa questa campagna elettorale ci ha insegnato è che non si può ridurre l’attività politica ai 2 mesi di campagna elettorale, perché non si è credibili. Ripartiamo facendo politica continuamente, come partito e non come gruppo consigliare. Ripartiamo dandoci degli obiettivi, proponendo le nostre idee che non devono essere i soliti luoghi comuni, non dobbiamo scimmiottare la destra.
Ripartiamo pensando non alle alleanze, che sono importanti ma non fondamentali, ma pensando ai quei 10.000 elettori che non sono andati a votare, il primo partito di Seregno