mercoledì 26 maggio 2010

Caso Ponzoni: la politica e i clan

Desio - Emergono alcuni dettagli più precisi - dopo quanto apparso ieri su Il Giornale - sul caso che vede coinvolto l'ex assessore regionale Massimo Ponzoni. Su Repubblica di oggi si parla infatti di due inchieste distinte, la corruzione, e, si legge sul quotidiano diretto da Ezio Mauro: «un'inchiesta più ampia, che riguarda i rapporti con i clan di alcuni esponenti politici dell'area di Desio, Seregno e Cesano Maderno — dove Ponzoni raccoglie gran parte dei suoi voti — su cui si sta concentrando la Direzione distrettuale antimafia di Milano».

L'inchiesta sulla corruzione, Repubblica parla di una mazzetta di 220 mila euro e non di 250mila, sarebbe uno sviluppo dell'indagine della Procura di Monza Walter Mapelli sulla bancarotta fraudolenta della società immobiliare desiana Pellicano srl fallita dopo un buco da 600mila euro. Secondo le Fiamme Gialle, Ponzoni avrebbe ottenuto la tangente da un imprenditore del Bergamasco dopo aver fatto ottenere all'imprenditore un cambio di destinazione per una grande area in via Borghetto a Desio.

Secondo Repubblica, Ponzoni si sarebbe avvalso della: «Sua influenza nei confronti di una serie di tecnici e politici — anch'essi indagati — da lui controllati in Brianza». L'ex assessore smentisce: «Non ho mai percepito somme di denaro da alcuno per finalità illecite e ho subito chiesto alla Procura di Monza di essere sentito, per chiarire l'assoluta infondatezza della pur generica contestazione».

L'altro filone, che ieri Il Giornale ricollegava all'ipotesi di corruzione, sarebbe secondo Repubblica l'indagine sugli intrecci tra politica e ‘ndrangheta nell'area di Desio. Ci starebbereo lavorando i magistrati della Dda, coordinati dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini.

Accertamenti, si legge su Repubblica: «Più ampio spettro e riguardano gli interessi delle cosche nell'edilizia. Si va dal fallimento di una grossa società di demolizioni della provincia di Lecco, al cui interno operavano come procacciatori d'affari un esponente della famiglia Strangio e un uomo vicino al clan BarbaroPapalia, alle lobby imprenditoriali che hanno investito tra Desio, Cesano e Seregno».
NEANCHE UN MESE FA HA PRESO PIù DI DIECIMILA VOTI DI PREFERENZA!!!!!!!!!!!!!

CHI PAGA?

Chi paga la crisi?
Innanzitutto perché c’è la crisi? Perché i conti non sono in ordine, a causa delle politiche economiche di questo governo.
Quindi il primo punto chiaro è che se c’è la crisi è colpa del centrodestra, Lega compresa, che sta in maggioranza, ,oramai da dieci anni.
Alitalia ci è costata 3 miliardi di euro, tanto per fare un esempio, lo scudo fiscale ci costerà miliardi di minori entrate, perché di fronte ai condoni il senso di impunità si fa sempre più forte.
L’evasione fiscale è ai picchi, e uno dei primi interventi di questo governo è stato quello di cancellare la norma che prevedeva la tracciabilità degli assegni.
Adesso si parla di un nuovo condono edilizio, come se non bastassero le brutture e gli scempi edilizi esistenti.
E le 600.000 e passa auto blu dove le mettiamo. E i voli di stato, i cui costi sono triplicati?. I 250 milioni di euro per risanare Catania, i 6 miliardi per fare lo stretto di Messina, la Sicilia che ha 1 dirigente regionale ogni 20 dipendenti, con stipendi da centinaia di migliaia di euro.E infine le centinaia di province inutile, le migliaia di enti ancor più inutili, che danno prebende a decine di migliaia di amici degli amici. E di fronte a tanto malaffare, inefficienze, la risposta del governo è tagliare gli stipendi ai dipendenti pubblici e bloccare le pensioni. In Italia alla fine il conto lo pagano sempre gli stessi. E poi ogni anno ci troviamo le soliti classifiche dei redditi dove l’orafo guadagna meno del metalmeccanico, il datore di lavoro dichiara meno dei suoi dipendenti e così via.
Ma anche a Seregno nel suo piccolo non si fa mancare nulla: la storica AMSP da 1 si è divisa in 7 AEB, Gelsia, Gelsia Calore, Gelsia Reti, Gelsia Ambiente, Gelsia Energia, 5 consigli di amministrazione, 30 persone, 15 sindaci, totale 1 milione di euro, pagati dai cittadini, ovviamente.
Per non parlare dei locali comunali dati gratis al PDL e Lega, dei 17,4 miliardi di euro che si spenderanno per non fare il Palazzo comunale. E di fronte a tutti questi sprechi e inefficienze il Comune non trova 30.000 euro per il salario accessorio di ben 250 dipendenti!. 30.000 euro è il compenso che il Comune dà all’Avv Brambilla, Assessore Provinciale, per la sua consulenza in materia urbanistica (10,11 pareri all’anno)

BILANCIO CONSUNTIVO 2009

L’efficacia dell’azione amministrativa si verifica confrontando quanto previsto dal bilancio di previsione con quanto realizzato nel bilancio consuntivo.
Vediamo quindi quale opere e attività erano previste nel bilancio di previsione 2009
Palestra di via 8 marzo, era uno dei cavalli di battaglia dell’amministrazione, ad oggi addirittura non si sa se si farà, perché non ci sono i soldi!
Pista di atletica allo stadio: era prevista nel bilancio 2008 è passato in quello del 2009 e poi in quello del 2010, siamo nel 2010 ma l’intervento ancora non si vede
Ristrutturazione scuole Manzoni erano previste fin dal 2007, non si è ancora fatto nulla
Ampliamento scuole Stoppani anche questo intervento era previsto fin dal 2007, ancora non si è fatto nulla
Palestra Don Milani e rifacimento facciate scuola Aldo Moro idem come sopra
La riqualificazione delle vie Wagner e Briantina Scomparsa la riqualificazione dai bilanci previsionali
Anche la realizzazione della gronda nord è scomparsa
Realizzazione piazza della stazione, anche qui non si è fatto nulla
Dove sono andati a finire i soldi?
Sicuramente ad alimentare la voragine finanziaria del CRU 16, dove alla fine l’opera costerà 17,5 milioni di euro senza costruire il nuovo palazzo comunale, contro il costo iniziale, 12,8 milioni di euro con il palazzo comunale
Nella relazione al bilancio 2009 si parlava del potenziamento della videosorveglianza, anche questo intervento è stato cancellato, sempre per alimentare il CRU 16
La politica di vendita degli immobili comunali è stata un fallimento, la Corte del Cotone non è stata venduta, con grande sollievo della Lega e del PDL, visto che lì il Comune ha dato loro degli spazi gratis dove poter incontrarsi.
La politica di affidamento dei bar è stata un fallimento. Abbiamo discusso ferocemente in consiglio comunale sul ruolo di AMSP e sulla scelta di concedere a essa la gestione dei bar, e adesso ci ritroviamo a più di un anno da quella discussione senza avere dato in concessione neanche un bar
Questo consuntivo prevede tra le righe anche un futuro di lacrime e sangue.
Partendo dall’ici, che è stata abolita, e sostituita con un trasferimento statale, questa operazione populistica fa perdere 200.000 euro di gettito annuo, che non è poca cosa.
Si è abolita l’ici e si è aumentata l’addizionale irpef, e il governo nei prossimi giorni varerà una manovra da almeno 25 miliardi che colpirà pesantemente gli enti locali, come al solito, con buona pace della Lega , federalisti a parole e romani nei fatti.
Una manovra di lacrime e sangue che colpisce sempre i soliti e mai i furbi, basti pensare a un evasore che non dichiara l’irpef ma ha una casa, e a un pensionato che vive in affitto con una pensione, il 2° pagherà l’addizionale irpef, il primo no, il primo ha un notevole patrimonio, il secondo nulla, vi sembra una cosa equa?
Così come non mi sembra una cosa equa che si spendano milioni per un intervento, anzi per non fare un intervento, il cru 16, e non si spendano soldi per ristrutturare le scuole, così come non mi sembra giusto che il comune spenda centinaia di migliaia di euro per consulenze, una su tutte, quella all’assessore provinciale Brambilla del PDL, e 260 dipendenti comunali debbano lottare per il salario accessorio.
Infine non mi sembra proprio una cosa giusta che la governance (cda, revisori, sindaci, etc) di AEB e delle varie GELSIA costino un milione di euro, e a pagare siano gli utenti.
Ultime 2 considerazioni, le multe sono calate da 8624 nel 2008 a 5792 nel 2009, le infrazioni al codice della strada sono sotto gli occhi di tutti? Come mai questo calo, forse in previsione delle elezioni era meglio non far arrabbiare gli automobilisti che parcheggiano in 2° fila o nei posti riservati ai disabili?
Infine un appunto sull’ufficio comunicazione e marketing, che viene descritto come un ufficio di promozione dell’immagine del comune, io lo spero, perchè fino ad oggi l’unica immagine che ha promosso è stata quella del Sindaco, sempre a spese dei contribuenti