giovedì 16 luglio 2009

Seregno, Giunta contestata a Sant’Ambrogio e Crocetta

da Il Giorno
articolo di MARIO GALIMBERTI

Isolamento e scarsa sicurezza Scoppia la protesta dei cittadini

— SEREGNO —
C’È ESASPERAZIONE fra gli abitanti dei quartieri Sant’Ambrogio e Crocione. Le barriere ferroviarie, create perchè transitano 260 treni al giorno, fanno sentire i residenti isolati dal resto della città. Ma sopratutto per la rabbia dovuta ai troppi episodi di cronaca.
«Praticamente siamo 12mila abitanti che dovremmo staccarci dal comune di Seregno e farne uno tutto nostro». Frase dettata ad alta voce con tanto di consenso dei presenti al dibattito fra Giunta e residenti.

«ABBIAMO sempre fatto il possibile e ancora stiamo operando per dare maggiore vivibilità - ha risposto il sindaco Giacinto Mariani - e ne sono testimoni i membri del vostro comitato che da mesi stiamo operando assieme per definire le vicende delle passerelle, sottopassi e sovrappassi in via Magenta e nel futuro in via Bottego. Vi lamentate perchè nei rione mancano negozi e siccome da parte nostra non abbiamo poteri per imporre al commerciante di avviare un’attività in proprio abbiamo previsto la realizzazione di un mercato settimanale in via Turati con 27 bancarelle di ambulanti».

MA I CITTADINI si sentono abbandonati al loro destino. «Ormai siamo alle corde - ha alzato la voce uno dei presenti -. In via Comina soprattutto c’è troppo spaccio di droga, nei giorni scorsi la Guardia di Finanza aveva arrestato cinque spacciatori, oltre alle notti burrascose con gruppi di teppisti che suonano e gridano». Nell’ennesimo volantino distribuito dal Pd davanti al salone dell’incontro si osserva che nel rione mancano luoghi dove ritrovarsi o aree di riferimento e chiedono quando ci sarà un rilancio della zona. «Siamo tartassati da continui furti in casa, atti di teppismo e sporcizia dovunque».

IL SINDACO PRECISA che le disposizioni al personale comunale sono state date se queste non vengono eseguite dovrà prendere provvedimenti. Fra le paure c’è il famigerato palazzo De Feo all’angolo della via Colzani occupato da pakistani e teatro di continui episodi che aggravano la credibilità di quanti vivono nel rione. «Faremo dei sopralluoghi e verifiche specifiche per capire cosa stia succedendo - è stato precisato - ma essendo una proprietà privata il nostro potere è limitato».