martedì 29 settembre 2009

Seregno – Gli amici degli amici e i camerati della pagnotta III

www.infonodo.org

Avrete sicuramente sentito parlare, oltre ai corsi di spagnolo organizzati dagli Amici del tricolore, associazione nel cui statuto si prefigge la promozione della cultura italiana, di cui abbiamo già detto, dei corsi di lingua francese ed inglese per studenti delle scuole superiori nonchè di corsi di degustazione del vino che si sono tenuti questa estate, organizzati con il patrocinio e la copertura finanziaria dei Comune di Seregno con determine DT 426/2009 del 22/06/2009 e DT 323/2009 del 05/06/2009.
HubYoung e i corsi di formazione Eureka
Ebbene la gestione di questi corsi è affidata ad una società Seregnese di informatica, la Service-Lab, che opera anche dietro il brand Centro di Formazione Eureka il cui socio fondatore potrete ovviamente trovare tra gli amici di Nicola Viganò (fonte facebook).
Si dovrebbe ritenere che l'affidamento da parte del comune della gestione dei corsi derivi da una certificata e specifica esperienza della società in questione nel settore. Ma non è così. La Service-Lab non è neppure iscritta all'albo dei formatori riconosciuto dalla Regione Lombardia. (Ben quattro scuole di formazione di Seregno al contrario sono iscritte a questo albo)
L'Eureka, come brand di Service-lab, non sappiamo come altro chiamarla visto che non ha neppure una partita iva, è di recentissima formazione.
L'atto di registrazione del dominio del sito internet risale all'ottobre 2008. Sempre su internet è facile constatare che tutti gli annunci di ricerca docenti per la gestione dei corsi sono recentissimi. Non pare questo il quadro di una realtà consolidata, eppure ottiene in breve tempo la possibilità di organizzare una bella sfilza di corsi patrocinati e pagatii dall'amminstrazione comunale nella persona dell'assessore Nicola Viganò che è anche, per inciso, responsabile dell'erogazione dei fondi di HubYoung.

Ma ricordiamo cos'è il progetto HubYoung, cui spesso si è fatto riferimento nelle delibere riguardanti sia gli Amici del tricolore sia Eureka, perchè siamo certi ne sentiremo parlare ancora, e spesso, nei mesi a venire.
Il progetto HubYoung, trova origine in un “Accordo di programma” tra Ministero alle Politiche Giovanili e la Regione Lombardia denominato “Nuova generazione di idee” indetto nel febbraio 2008 (vedi) Il comune di Seregno gestisce il progetto attraverso l'assessorato alle politiche giovanili Viganò. Dalla delibera consiliare leggiamo che il Comune si impegna a realizzare iniziative entro i prossimi due anni (entro il 2010) per un importo complessivo di 150.000 euro (leggi delibera).
Una cifra considerevole e che merita attenzione perchè francamente qualche dubbio sull'utilizzo di quei soldi a noi viene. Visto che finora sono serviti a finianziare: corsi di addominali e stretching, corsi di degustazione dei vini, corsi di lingua di primo livello. Fra l'altro con la formula che il comune indipendentemente dal numero di iscritti, fatto salvo un minimo di sei, copre interamente il costo del corso.
Ci si chiede come verranno impiegati questi fondi? A chi verranno erogati? Chi controllerà sulla qualità, consistenza, utilità dei progetti?
Visto che interrogato in proposito, il 03/06/08, in consiglio comunale l'assessore Viganò pare non avesse le idee molto chiare: "Si tratta nel complesso della ristrutturazione dell’ex area macello in via Procaccini a Monza, dove vi è una superficie complessiva pari a 48.500 metri quadri e praticamente il progetto riguarda la creazione di un parco urbano, uno sport park, un’area attrezzata per i bambini, un percorso vita; inoltre vi sarà la costruzione di un laboratorio artistico e un teatro attrezzato e un laboratorio d’impresa, ove i giovani potranno dar vita alle loro idee con l’aiuto di tecnici messi a disposizione dalla Camera di commercio e dall’Associazione degli imprenditori Monza e Brianza. Naturalmente Seregno ha dovuto mettere a disposizione un tecnico che seguisse comunque questo progetto .
Al che un consigliere di opposizione, Mauro Ballabio, chiese giustamente perché il comune di Seregno avrebbe dovuto partecipare alla sistemazione di una struttura a Monza.

Nessuna risposta pervenuta.

Noi, abbiamo effettuato una verifica sul campo, questa estate, nei luoghi di svolgimento dei corsi in questione, tutti fatti con i fondi HubYoung, presso la Corte del Cotone e ci siamo fatti un'idea della "frequenza" reale dei corsi. Sarebbe interessante incrociare i dati che abbiamo misurato con quelli che fornirà l'amministrazione, visto che ha garantito la periodica verifica dello svolgimento e della partecipazione dei corsi, come esplicitato nelle relative determine.
Questi dati però non sono ancora stati resi pubblici.

In compenso abbiamo visto sul sito http://www.centroformazione.eu la serie di corsi per l'anno 2009/2010 organizzati in collaborazione con L'assessorato alle Politiche giovanili di Seregno (vedi). Ora, non di tutti questi corsi c'è traccia nelle delibere comunali per cui delle due l'una: o il Centro di Formazione Eureka si fa pubblicità indisturbata col "marchio" del Comune di Seregno o ha ricevuto da qualcuno garanzia del patrocinio e del finanziamento da parte del Comune magari avvalendosi proprio dei fondi resi disponibili da HubYoung.
A Saint Tropez... la luna si desta con te...
Ma il vizietto di farsi pubblicità con il marchio del Comune è cosa abbastanza diffusa a Seregno.
Sul sito del Comune compare, pur mascherata da notizia della sezione sport - giovani, la seguente pubblicità: (leggi), non sappiamo infatti come altro possa essere considerata. Ci auguriamo che i proprietari del locale in questione (il Dorsia) abbiano almeno pagato per l' inserzione.
Nella pubblicità, così come potrete notare, si forniscono persino i numeri dell'ufficio del comune cui chiedere informazioni, quasi che l'ufficio fosse la filiale di un'attività commerciale.

Abbiamo fatto riferimento (vedi) ad un episodio analogo accaduto a Seveso; ora dobbiamo commentarne uno a Seregno e ci domandiamo perché mai un Comune debba pubblicizzare con il suo sito istituzionale l' iniziativa di un bar ristorante.

Ovviamente la domanda andrebbe girata direttamente all'assessore Nicola Viganò, che nel suo profilo facebook risulta "amico" con i soci del Dorsia, il bar lounge a Seregno che annovera tra i soci anche parenti di consiglieri di maggioranza; lo stesso Dorsia davanti al quale il Comune a sue spese ha costruito un parcheggio auto. Caspita questa si che è fortuna!

Ed è lo stesso Dorsia che ha preso in mano la gestione del Riviera, il luogo estivo della movida (borghesotta) locale.

Lo spazio delle piscine sui cui sorge il locale Riviera (ex Voile Blanche, ex Fata) è di proprietà del Comune di Seregno che tramite una delle sue partecipate, l'Aeb presediuta da Maurizio Bottoni, cognato dell'assessore Mario Novara, l'assegna in gestione. Non siamo in grado di dirvi come, con che criterio e a quale prezzo venga fatta questa assegnazione, perchè non si trova traccia di bando di gara. Di certo il posto è allettante, non solo da un punto di vista commerciale, data la possibilità di usufruire di un notevole spazio all'aperto, ma anche per l'occhio di riguardo che il Comune ha dimostrato di avere nei confronti delle passate gestioni.

In tempi di "lotta ai fracassoni", chiusure anticipate dei locali, tolleranza zero, protocolli proposti dall'Assessore Formenti, le 24 come limite massimo invalicabile per la diffusione della musica, l'Otello Dell'Orto (ex-gestore di Voile Blanche, ora Riviera) per rispondere alle lamentele del vicinato dichiarava candidamente ai giornali che "ci siamo attenuti ai permessi in nostro possesso: la musica cessa a mezzanotte, eccezion fatta per il venerdì e il sabato, quando prima abbassiamo il volume all'1 e poi spegniamo i ripetitori alle'1,30 ", avvalorando il sospetto che il comune abbia una politica differente con i locali notturni cittadini.

Quanto interesse poi ci sia, da parte dell'amministrazione, riguardo alla fruibilità degli spazi pubblici, che poi sono i nostri spazi, è lì da vedere. Anzichè ricavare luoghi aperti alla cittadinanza e ad un uso "familiare" si è preferito farne luoghi di "élite" nella logica del club privè con ambientazioni da piccola Saint Tropez di provincia ad uso e consumo dei figli della patetica borghesia brianzola che, tradotto, significa selezione all'ingresso e, prendendo a un tavolo una bottiglia di gin o di Jack Daniel's, l'esborso di 120 euro! Visti i prezzi di fatto un luogo più per calciatori e veline che per famiglie. Come servizio alla cittadinanza non ci sembra granché, in compenso è un sicuro affare per i fortunati gestori.
Ed è a questo punto che poniamo all'assessore Viganò, in maniera diretta, la seguente domanda: "Assessore, lei, attraverso la società per cui lavora, ha mai direttamente o indirettamente intrattenuto rapporti di lavoro e/o commerciali con i soci del Dorsia?"

E' una domanda retorica per due motivi. Primo perché sappiamo già la risposta e secondo perché l'assessore Viganò si guarderà bene dal rispondere a noi o in consiglio comunale, essendo l'opacità la cifra stilistica di questa amministrazione.
Nell'opacità si fanno favori ad amici e parenti ed è più difficile che qualcuno venga a chiedertene conto.
L'opacità del potere è anche la cifra stilistica della mafia.