da Il Giorno articolo di GIGI BAJ
La riqualificazione di piazza Risorgimento— SEREGNO — BACCHETTATA in arrivo per l’amministrazione comunale di Seregno da parte dell’Autorità di vigilanza sui contratti per i Lavori pubblici. Secondo alcune voci sempre più insistenti, l’organo romano di controllo su appalti e progetti pubblici avrebbe infatti accolto in parte le richieste avanzate nell’esposto che le forze politiche di minoranza avevano presentato lo scorso anno contro il cambiamento del progetto originario di riqualificazione di piazza Risorgimento."AVEVAMO espressamente chiesto - ha dichiarato ieri Mauro Ballabio, portavoce della lista civica Seregno Democtratica, espressione del centrosinistra seregnese - se la procedura che l’amministrazione comunale intendeva seguire per non fare più il palazzo comunale fosse corretta. Se la risposta dell’Autorità dei Contratti, come siamo certi, sarà quella di confermare le nostre ragioni, l’amministrazione si troverà in grosse difficoltà. Se continuerà nel progetto originario, cosa che speriamo, facendo il palazzo, dovrà rispondere degli enormi ritardi e del milione di euro speso di penale. Se invece perseguirà nell’assurda idea di non realizzare il palazzo, per modificare il progetto dovrà rifare tutte le gare, con una crescita insostenibile dei costi, che ricadranno sui cittadini. E questo solo per avere un auditorium al posto del palazzo comunale. Purtroppo dobbiamo ammettere che il modo con cui si muove questa amministrazione e la superficialità sono dovuti a incapacità e mancanza di idee".DI DIVERSO AVVISO la giunta di centrodestra guidata dal sindaco Giacinto Mariani: "Mi pare che si stia facendo del trionfalismo inutile. In Comune non abbiamo ancora ricevuto nulla da Roma. Quello dell’Autorità sui contratti non è altro che un mero parere che non potrà certo cambiare il nostro obiettivo, contenuto anche nel programma elettorale che avevamo presentato ai seregnesi, che è quello di non costruire il mega palazzo comunale da 14 milioni di euro. Continueremo a portare avanti invece il nostro progetto. Prevede la realizzazione di un meglio dimensionato auditorium e la sistemazione della piazza che dovrà diventare un preciso punto di riferimento per l’intera cittadinanza".È UNA TELENOVELA quella del nuovo palazzo comunale di piazza Risorgimento. Della sua costruzione si cominciò a parlare a metà degli anni Novanta all’indomani dell’insediamento della prima giunta guidata da Gigi Perego. Un iter che dura ormai da oltre dieci anni e che sino ad ora ha portato solo a esborsi, anche abbastanza considerevoli, di denaro pubblico. Ai costi di costruzione bisogna aggiungere infatti quelli sino ad ora sborsati per il concorso internazionale di idee, le parcelle degli avvocati per i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato promossi da alcuni privati, le direzioni lavori e coordinamento per la sicurezza, le assistenze stragiudiziali, le consulenze legali e tecniche, gli spostamenti dei cedri. Un salasso per le casse comunali