ROMA -«È il primo provvedimento razziale del Parlamento». Famiglia Cristiana boccia senza mezzi termini le classi-ponte per i bambini immigrati proposte dalla Lega definendole «classi-ghetto». Per il settimanale dei Paolini, la mozione approvata alla Camera «fa scivolare pericolosamente la scuola verso la segregazione e la discriminazione».
«FANTASIA PADANA SENZA LIMITI» - «La "fantasia padana" - è l'affondo di Famiglia Cristiana - non ha più limiti, né‚ pudore». «La Lega cavalca l'onda - scrive ancora il settimanale in un editoriale del numero in edicola mercoledì - e va all'arrembaggio dell'immigrato», dopo aver proposto le impronte ai rom, il permesso a punti e aver ostacolato i ricongiungimenti familiari. «Il problema dell'inserimento degli stranieri a scuola è reale - osserva il giornale - ma le risposte sono "criptorazziste", non di integrazione. Chi pensa a uno "sviluppo separato" in Italia, sappia che quel concetto in altra lingua si chiama "apartheid"». Famiglia Cristiana registra l'opposizione di Pierferdinando Casini e del Secolo d'Italia e ricorda le linee guida dell'ex ministro Letizia Moratti, approvate anche dalla Lega Nord, che prevedevano di affiancare alle classi ordinarie un certo numero di lezioni settimanali per l'insegnamento della lingua.
«L'ESEMPIO DI FIRENZE» - «Il governo potrebbe far cadere (per amor di patria) la prima "mozione razziale" approvata dal Parlamento italiano. Oppure - aggiunge il settimanale - guardare a esperienze come a Firenze dove un pulmino passa a prendere i bambini stranieri a scuola, li porta ai corsi d'italiano e poi li riporta in classe». In ogni caso, la critica alla proposta di classi-ponte, è senza remissione, e il settimanale cita nell'occhiello dell'editoriale anche Alessandra Mussolini, presidente della commissione per l'Infanzia, che l'ha definita «un provvedimento di stampo razzista